“È la prima volta che elaboriamo il nostro Report di Sostenibilità. Lo abbiamo fatto con l’intento di prendere consapevolezza noi per primi dell’impatto che abbiamo come associazione e centro servizi su tutti i fronti della sostenibilità, da quella sociale a quella ambientale. Volevamo anche comunicare alla nostra base associativa quali sono stati i nostri sforzi su questo tema”. Così il direttore generale di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio ha introdotto la presentazione del documento che offre un rendiconto extra-finanziario dell’attività dell’associazione datoriale.
Al report, a cui è stato dedicato un numero intero del magazine Made In Cuneo, “house organ” di Confindustria Cuneo, ha lavorato il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino che ha preparato il bilancio di sostenibilità dell’associazione.
Paolo Biancone, docente che ha coordinato il gruppo di lavoro sul report ha spiegato: “L’università ha tre compiti: la didattica, la ricerca e l’apertura verso l’esterno. Deve cioè andare incontro ai territori per supportarne le aziende, gli enti e le associazioni, come abbiamo fatto con questo lavoro. Il report è importante anche perché può comportare un vantaggio comunicativo significativo per chi lo presenta e rappresentare uno stimolo per gli altri. È stato un privilegio poter lavorare con Confindustria Cuneo su un tema che considero di grande importanza. Presentando il proprio bilancio di sostenibilità Confindustria Cuneo potrà servire come esempio anche per le aziende associate”.
Il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola ha aggiunto: “Siamo partiti dalla definizione più nota di sostenibilità che è quella secondo cui l’obiettivo è: “Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura” e lo abbiamo fatto prendendo in esame l’anno 2021, pesantemente influenzato dall’emergenza sanitaria determinata dal Covid, che ha messo in evidenza l’interconnessione tra la parte del profitto, quella sociale e quella ambientale. Una interconnessione che è particolarmente forte in una realtà come la nostra, caratterizzata dalla presenza di quasi 250 Comuni, in cui spesso la mission di un’azienda corrisponde con le esigenze del paese che lo ospita e dei suoi abitanti”.
“Elaborando questo Report - conclude il presidente - abbiamo voluto anche rappresentare uno stimolo per le nostre associate, in linea con quello che è uno dei compiti dei corpi intermedi come Confindustria Cuneo, affinché riservino una crescente attenzione agli aspetti ambientali e sociali della propria attività”.