Uno spettacolo itinerante dedicato ad alcune pagine della recente storia di Cuneo si è svolto tra le vie della città da venerdì 27 a domenica 29 maggio. Il progetto dal titolo “Contagi Storici-Iniziative culturali alla scoperta della storia e della funzione degli Archivi di Stato”, è stato curato dalla Compagnia Teatro e Società attraverso un’attività di ricerca sul materiale d’archivio, da cui è nato lo spettacolo “La lettera rubata”. Lo spettacolo, realizzato con la collaborazione del Comune e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, è nato da un’iniziativa di Annamaria Aimone, direttrice dell’Archivio di Stato di Cuneo, in vista della prossima riapertura al pubblico della struttura prevista per l’autunno. Hanno partecipato all’evento anche i bambini delle scuole elementari e medie dell’Istituto Comprensivo Corso Soleri, che hanno partecipato portando sulla scena alcune performance preparate dal laboratorio teatrale.
Il primo appuntamento con il teatro itinerante c’è stato venerdì mattina dalle ore 8.30, mentre domenica 29 maggio si sono svolte due repliche alle 10,30 e alle 15,30. Un percorso a tappe tra luoghi ed eventi significativi per i cuneesi, che ogni volta si concludeva proprio all’Archivio di Stato. Nonostante la pioggia, c’è stata una discreta partecipazione.
Ad aprire le danze e incuriosire il pubblico di passaggio davanti al municipio, gli attori Elisabetta Baro, Franco Carapelle e Claudio del Toro, accompagnati dalla musica della fisarmonica di Federico Ferrato e dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto di Corso Soleri. Domitilla, la protagonista di questa storia (interpretata da Elisabetta Baro), lavora all’Archivio di Stato, uno dei luoghi più importanti perché custodisce documenti, pergamene, disegni originali e testimonianze preziose della storia della città che risalgono anche al 1400 e incontra Joaquin uno strano personaggio argentino arrivato sull’altopiano alla ricerca delle proprie origini. Ha con sé un frammento di lettera che lo porterà presso l’antico Ospedale di Santa Croce di Cuneo e condurrà i partecipanti in un succedersi di racconti divertenti e coinvolgenti. Ma un documento è stato sottratto. Cosa conteneva e perché sia sparito, saranno alcune delle domande che porteranno, tappa dopo tappa, passando anche dalla Sinagoga di Contrada Mondovì, pubblico e attori alla scoperta della funzione degli Archivi di Stato.
Anche l’attualità ha fatto il suo ingresso con il “Tg Special” presentato dagli studenti della primaria. Hanno lavorato sui temi della cura, dell’amicizia e della conoscenza collegandosi ai tragici eventi bellici alle porte dell’Europa tra Russia e Ucraina. A causa del maltempo sono entrati in chiesa portando in scena l’importanza del prendersi cura delle persone, delle cose e degli animali. Peccato che proprio in quella location, un luogo sacro e splendido come la chiesa di Santa Croce, un solerte rappresentante della Confraternita abbia impedito ad alcune persone con cani al guinzaglio di accedere (anche solo all’ingresso dell’edificio), per assistere allo spettacoli dei bambini con parole nette e chiare: “Qui i cani non possono entrare perché è un luogo consacrato”. Quis custodiet ipsos custodes?