Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio direttore,
sono una ragazza all’ottavo mese di gravidanza e sto per iniziare il corso pre-parto gestito dall’Asl CN1. Purtroppo tutte le lezioni si svolgeranno online. Penso che questa modalità faccia perdere valore ad un momento formativo molto importante: queste lezioni a distanza restano fondamentali, ma non possono sostituire il prezioso confronto diretto con i docenti per porre le nostre numerose domande e per le dimostrazioni pratiche di tutti i vari argomenti. Risulta inoltre molto più difficile costruire una rete di conoscenze con le altre mamme e future mamme, fondamentali per scambiarsi consigli, confrontarsi e supportarsi in un momento così particolare della propria vita. In un momento storico in cui quasi tutte le attività sono ripartite tornando alla loro normalità, speravo che da parte dell’azienda sanitaria ci potesse essere un sforzo in più per mantenere questo importante servizio nelle sue modalità tradizionali, pur con tutte le precauzioni imposte dalla situazione sanitaria che stiamo vivendo, dalle mascherine al distanziamento. Tutte le future mamme come me in questo periodo hanno dovuto affrontare quasi sempre da sole visite, esami e controlli, senza la vicinanza del partner: in questo modo veniamo ulteriormente penalizzate. Andiamo al ristorante, andiamo al bar, andiamo a teatro e allo stadio. Le palestre sono aperte, i corsi di ginnastica seguono la normale programmazione, perchè invece un passaggio essenziale di una gravidanza come il corso pre-parto deve ancora essere vissuto in una modalità così penalizzante?
Lettera firmata