Ammonta alla cifra significativa di 2.828.820,00 euro il valore complessivo dei contributi che Confartigianato Imprese Cuneo, tramite il suo ufficio Credito, ha ottenuto nel 2020 a favore delle sue imprese associate. Un gruppo di professionisti altamente specializzati ha istruito oltre 1500 pratiche sui vari fronti del credito agevolato, dal contributo Sabatini, alla Legge 34 Finpiemonte, al bando Emergenza Covid 19 Finpiemonte, al bando Ambiente Unioncamere, al contributo Filiera Ristorazione, ai bandi CCIAA fino ai Bonus Piemonte e Cultura.
Una vera e propria task force, con la quale l’Associazione cuneese ha potuto dare un sostegno concreto ed efficace ai suoi imprenditori associati, offrendo loro quelle forme di accompagnamento necessarie per districarsi tra le strette maglie del complesso sistema burocratico e per accedere alle varie opportunità di sostegno economico.
"L’accesso al credito – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – continua ad essere uno dei punti critici per le micro e piccole imprese, le quali si ritrovano oggi, dopo un anno di difficoltà gestionali a causa della pandemia, a confrontarsi con una burocrazia sempre “pesante” e spesso farraginosa. La nostra Associazione, fin dalle prime settimane dell’emergenza sanitaria, ha messo in campo grande impegno e capacità professionale per rispondere in modo tempestivo ai bisogni di liquidità degli imprenditori associati. I dati a consuntivo del nostro operato in questo primo anno di pandemia sottolineano, a fronte di una ancora profonda incertezza sulla ripresa economica del nostro Paese, il ruolo fondamentale che Confartigianato ha svolto e sta svolgendo tuttora nel fornire alle imprese il supporto necessario per accedere alle forme di contributo introdotte dal Governo e dagli Enti locali".
Da una recente indagine svolta dall’Ufficio Studi di Confartigianato attraverso il suo Osservatorio Credito Covid 19, emerge una persistenza degli effetti negativi della crisi sanitaria sulla liquidità delle imprese di piccole dimensioni, conseguente alla diffusa, ampia e prolungata flessione del fatturato. Inoltre, un terzo (33,9%) delle MPI ritiene di poter subire seri problemi di liquidità almeno fino a giugno 2021 a causa delle criticità del cash flow e dei ritardati pagamenti da clienti finali. Un’instabilità che viene avvertita anche dagli Istituti bancari operanti sui vari territori, i quali spesso richiedono alle imprese maggiori garanzie rispetto al passato e rientri sui fidi utilizzati. Unico dato positivo, il miglioramento nella gestione degli interventi pubblici per favorire la liquidità delle imprese.
"Stiamo vivendo una criticità epocale – sottolinea Giorgio Felici, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Cuneo e presidente di Confartigianato Piemonte – e i suoi effetti negativi, in particolare sulle MPI, sono profondi. L’incertezza del futuro annebbia ogni progettualità aziendale e rende le imprese più sole. Mai come ora, il ruolo della nostra Associazione diventa determinante non solo per il mondo produttivo, ma per l’intero assetto sociale: territorio, imprese e famiglie. Se da un lato occorre che il nuovo Governo con rapidità elabori un’equa ripartizione dei Fondi europei anche a favore del mondo delle piccole imprese, dall’altro diventa strategico l’affiancamento della nostra realtà associativa al mondo che produce, per supportarlo nell’ottenimento dei finanziamenti necessari alla ripartenza".
"La pandemia ha sicuramente indebolito anche l’imprenditoria femminile. – osserva Daniela Balestra, vicepresidente di Confartigianato Imprese Cuneo – Secondo l’ultimo rapporto di Unioncamere, le imprese “rosa” si sono viste rifiutare l’8% delle domande di finanziamento rispetto al 4% dei colleghi maschi. È un problema di diffidenza da parte di chi deve erogare il credito, il quale, di fronte ad una donna imprenditrice, spesso pretende maggiori garanzie. Contro questa discriminazione di genere la nostra Associazione si sta fortemente impegnando, tramite il suo Movimento Donne Impresa, con incontri e corsi di formazione in materia fiscale, affinché alle imprenditrici venga riconosciuto a pieno titolo l’accesso a tutte le forme di sostegno e di agevolazione del credito, senza alcuna differenza di genere".