Alcune barriere di protezione sono state installate in questi giorni sotto i balconi dell’ex Policlinico, all’angolo tra corso Dante e via Bassignano a Cuneo. L’intervento di messa in sicurezza è stato disposto dalla proprietà dell’immobile, la Sima Dati sas controllata da Michelangelo Manassero, per evitare la caduta di calcinacci sui marciapiedi sottostanti.
La questione legata al destino della struttura, chiusa e abbandonata ormai da quarant’anni, è da tempo in una fase di stallo, tra
manifestazioni di protesta e dibattiti in Consiglio comunale. Prima era il Comune a bloccare i privati, rifiutando di rimuovere il vincolo della destinazione socio-sanitaria, ora le parti si sono invertite. La società che ha ottenuto il cambio di destinazione dalla Giunta Borgna I ha infatti messo in standby l’intervento di riqualificazione già approvato, che dovrebbe portare alla demolizione dell’attuale fabbricato e alla costruzione di un palazzo con ventotto alloggi residenziali. La causa? Una contesa sulla legge regionale 7 del 2022, che potrebbe consentire ulteriori ampliamenti edilizi, ma che il Governo ha impugnato davanti al Consiglio di Stato.
In attesa che Roma decida, a Cuneo cadono i calcinacci. Ora quantomeno, non c’è più il rischio che cadano in testa ai passanti.