Circa 500 licenze di porto d’armi, 470 passaporti e 4 mila 750 permessi di soggiorno. Sono i numeri delle pratiche evase dagli uffici amministrativi della Polizia di Stato negli ultimi due mesi, nei quali grazie alla chiusura al pubblico causa coronavirus il personale ha potuto smaltire le pratiche arretrate. “Inoltre ci siamo dedicati alla riorganizzazione interna del lavoro, elaborando un calendario di riaperture per tutti i servizi. Ora torneremo lentamente alla routine”, spiega la dirigente della Polizia Amministrativa Sociale e dell'Immigrazione di Cuneo, Stefania Pierazzi.
Gli uffici riapriranno al pubblico alle 8.30 di lunedì 25 maggio, ma la prima settimana sarà dedicata esclusivamente alla consegna dei titoli che avverrà con un criterio preciso: permessi di soggiorno e licenze di porto d’armi verranno distribuiti secondo un calendario alfabetico in base alle iniziali del cognome (previa verifica che il titolo risulti disponibile sul portale della Questura), mentre i passaporti verranno consegnati in base al numero di protocollo riportato sulla ricevuta. Per quanto riguarda questi ultimi l’utente potrà richiederne la spedizione al proprio domicilio al costo di poco più di 9 euro, tramite richiesta via mail all’indirizzo dell’ufficio.
Verranno in ogni caso prese in considerazione le urgenze per motivi di salute, lavoro altre comprovate situazioni di necessità adeguatamente documentate, così come avvenuto durante il lockdown. Anche durante la serrata generale sono state assicurate le emergenze (ad esempio un pilota che aveva necessità del rinnovo del passaporto per motivi di lavoro n.d.r.).
Per gestire le persone che si presenteranno agli uffici, la Questura potrà contare sul prezioso contributo dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Cuneo guidata dal presidente Rosario Niutti e dal vice Carmine Rapuano, che organizzeranno le file all’esterno facendo rispettare il distanziamento sociale ed effettueranno i controlli con il termoscanner.