La Fiera del Marrone di Cuneo celebra la 25esima edizione con un’inaugurazione che precede il taglio del nastro di venerdì mattina. In sala San Giovanni la sindaca Patrizia Manassero ha accolto il collega albese Alberto Gatto, insieme all’assessore Caterina Pasini, alla presidente e al direttore generale della Fiera del Tartufo Liliana Allena e Stefano Mosca e al presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Mariano Rabino, dando vita a un ideale “gemellaggio” tra il capoluogo e le Langhe e tra marrone e tartufo.
“Due prodotti diversi che si radicano entrambi nella terra e nelle economie della nostra comunità” ha ricordato la sindaca: “La castagna e il tartufo sono stati il sostentamento di generazioni di cuneesi e albesi, punto di riferimento di un territorio. La tutela di entrambi è un investimento che le nostre comunità fanno per la tutela ambientale del futuro”. “Due eccellenze che uniscono territori diversi della nostra provincia, con la caratteristica di essere davvero prodotti naturali della terra” ha fatto eco il primo cittadino albese: “Vi auguriamo buona festa per questi primi venticinque anni, sono certo che anche in futuro potrà esserci collaborazione tra le amministrazioni e gli enti che si occupano di turismo”.
All’evento hanno portato il proprio saluto, insieme agli ospiti albesi, presidente dell’Atl cuneese Mauro Bernardi, al presidente della Camera di Commercio Luca Crosetto e al consigliere di Fondazione CRT Giuseppe Tardivo, gli assessori regionali Marco Gallo e Paolo Bongioanni. Quest’ultimo, da presidente dell’Atl, fu il “padrino” della manifestazione ai primordi: “La memoria torna al 1999, quando l’allora assessore regionale Ettore Racchelli inaugurò la prima edizione. Ringrazio il sindaco dell’epoca Elio Rostagno che si fidò di noi facendoci partire al buio e Armando Erbì. Credo che l’abbinamento con la Fiera del Tartufo, l’evento gastronomico italiano più conosciuto nel mondo, sia particolarmente felice”.
Luca Robaldo, presidente della Provincia, ha esordito con una battuta: “È proprio orgoglio piemontese, perché finalmente mangiuma sin-a a set ore (mangiamo cena alle sette di sera, ndr): brava sindaca!”. “Questa sera - ha aggiunto - si respira un clima di unione in un territorio che qualcuno voleva vedere diviso, perché Alba va a un’altra velocità. Diamo un’immagine finalmente diversa e innovativa di tutta la provincia”.
Finiti i convenevoli, è arrivato il momento più atteso: quella della cena, con il taglio della torta da parte dei due sindaci.