Nella mattinata di oggi, venerdì 28 gennaio, è stata inaugurata a Madonna dell’Olmo, frazione di Cuneo, una Pietra d’inciampo dedicata a Alessandro Schiffer, ebreo cuneese deportato e ucciso ad Auschwitz. La pietra è stata collocata nei pressi dell’abitazione di Schiffer, in via Madonna della Riva 102, dove si è svolta una toccante cerimonia alla presenza delle massime autorità provinciali e dei parenti dell’uomo. È in quella casa che fu arrestato il 6 febbraio del 1944 per essere poi trasferito nel Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo e, passando per il Campo di transito di Bolzano, infine deportato ad Auschwitz dove morì il 10 gennaio 1945.
Il sindaco della città di Cuneo, Federico Borgna, ha parlato di “follia” e “tragedia”. Parole riprese dal direttore dell’Istituto Storico della Resistenza Gigi Garelli: “La storia non si ripresenta mai uguale a se stessa, oggi tragedie analoghe si stanno ripetendo in tante parti del mondo - ha ammonito - sta a noi scegliere da che parte stare”. Il professore ha tracciato una breve biografia di Schiffer, ricordando i passaggi salienti della sua vita. Poi si sono susseguiti altri interventi, tra questi quelli di alcuni parenti, visibilmente emozionati. Tra gli altri erano presenti il Prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo, la vicesindaco Patrizia Manassero, accompagnata da diversi esponenti della Giunta e dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Spedale e il consigliere regionale Paolo Bongioanni.