Cuneo Neve, il brand che sotto l’egida di Confindustria Cuneo raccoglie tutte le stazioni sciistiche della provincia, è stata ospite a Torino al Villaggio Atp Finals di piazza San Carlo nell’intervista condotta dalla giornalista Francesca Angeleri per raccontare i preparativi per la stagione invernale. “Quello dello sci è un settore nevralgico per l’economia delle nostre montagne - ha commentato il presidente di Cuneo Neve, Roberto Gosso - abbiamo voglia di tornare ad ospitare sulle nostre piste tanti appassionati. Con 87 impianti, 340 km di piste, 16 comprensori in tutte le vallate del cuneese, siamo pronti a dare il via alla stagione invernale”.
Insieme a lui sono intervenuti Antonella Zanotti, ad Riserva Bianca di Limone Piemonte e Massimo Rulfi, presidente di Frabosa ski, in rappresentanza del comprensorio del Mondolè che hanno parlato dei progetti legati alla ripartenza, dal coraggio che ha avuto Limone per affrontare il dopo l’alluvione con la ricostruzione delle piste che erano andate letteralmente distrutte al miglioramento dell’attrattività degli impianti, complice una riscoperta anche estiva della montagna, l’unico lato positivo in seguito al lockdown: “Riapriamo con uno snow park per i più giovani - spiega Antonella Zanotti - composto da tre piste, una per i bambini, una più difficile e una con i salti più specialistici, lo si può ammirare nella zona del Sole, salendo con la telecabina Bottero”.
Massimo Rulfi ha parlato di quello che era un sogno e che è stato realizzato negli anni 2000, unire le tre stazioni di Prato Nevoso, Artesina e Frabosa in un unico comprensorio, per offrire un ventaglio di opportunità ai turisti che, con un unico ski pass, possono sciare su 130 km di piste e scegliere tra 30 impianti, 6 scuole di sci, 500 maestri, 3 sci club agonistici, ricordando anche la storica seggiovia di Monte Moro con 1000 metri di dislivello, la prima ad essere costruita in Piemonte nel 1948 a Frabosa. Tre le anime del Mondolé: agonistica quella di Artesina, più tradizionale e amata dalle famiglie quella di Frabosa, più giovane e legata agli eventi e agli spettacoli quella di Prato Nevoso, un “mix” vincente.
Dopo un anno difficile e impossibile da dimenticare, in cui a seguito dello stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria, a livello regionale sono andati in fumo 70 milioni di euro di fatturato per gli skipass, per un danno di circa un miliardo di euro, tra mondo dello sci e indotto, Cuneo Neve è pronta a ripartire e, nell’intervista, ha rimarcato la sensibilità e la vicinanza della Regione che ha, almeno in parte, ristorato le stazioni con una cifra importante: 5 milioni 300 mila euro, che hanno portato un po’ di ossigeno a tutti gli impianti del Piemonte.