Continuano gli approfondimenti propedeutici alle proposte di riqualificazione dei giardini Fresia da parte dei futuri geometri del Bianchi-Virginio di Cuneo.
Rigenerare i giardini storici delle città, valorizzando i beni culturali all'interno di questi, può essere un punto di partenza per migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare nuovi poli di attrazione turistica.
Con la riqualificazione di tali aree si contrasta il degrado urbano e si punta a ripristinare identità condivise dei luoghi, creando occasioni di incontro e di scambio utili a sviluppare relazioni umane nelle comunità di quartiere, rese ancora più necessarie dopo il difficile periodo di pandemia che abbiamo vissuto, che ha messo a dura prova le nostre certezze e ci ha costretto a ripensare concretamente il nostro futuro e quello dei nostri spazi pubblici.
In quest'ottica gli studenti delle classi quinte geometri, particolarmente legati ai giardini Fresia perché vicini alla loro scuola, constatate le condizioni di trascuratezza in cui versano, hanno avuto l’idea di avanzare delle proposte per una ipotetica riqualificazione del luogo.
Completata la fase di rilievo topografico dell’area, gli studenti hanno avuto in questi giorni la preziosa opportunità di confrontarsi con due illustri esperti locali: Domenico Sanino per gli aspetti botanici e Giovanni Cerutti sulla storia dei giardini. Da queste conferenze hanno ricavato utili informazioni per elaborare idee progettuali rispettose della storia e della vegetazione del parco.
Sono state importanti occasioni per conoscere aspetti legati alle origini del luogo: sorti a fine Ottocento - secondo la tipologia romantica dei giardini inglesi - come luogo di bellezza e di svago, e gioiello verde della città, erano dotati di vasche d’acqua con cigni e fontane zampillanti circondate da aiuole fiorite, custodendo specie arboree rare ed esotiche, che formavano una sorta di piccolo arboreto scientifico. Alcune piante sono tuttora esistenti, ma molte sono ammalorate e richiederebbero cure specifiche per ritornare all’antico splendore. Erano mantenuti dalla Città di Cuneo con grande cura e ingenti risorse come simbolo di modernità e progresso. Il lato est dei giardini, affacciato sulla Bisalta, ora invaso da piante spontanee e siepi incolte, costituiva un magnifico belvedere.
Molti sono stati nel tempo gli interventi per mantenere in vita i giardini: dalla trasformazione in piccolo zoo per gran parte del secolo scorso, a luogo d’arte contemporanea e intrattenimento negli anni Novanta (Zooart), a semplice parco giochi per i bimbi del quartiere, fino all’attuale decadenza, dove l’unico presidio è costituito dalla sede del Gruppo Alpini, in una piccola costruzione recuperata un paio d’anni fa.
Gli studenti si sono soffermati ad analizzare i pannelli della mostra fotografica "Giardini Fresia. L'identità perduta" a cura del Comitato di quartiere del centro storico, che da tempo cerca di accendere l'attenzione pubblica sul crescente degrado che ha interessato i giardini negli ultimi vent’anni.
Al fine di elaborare proposte progettuali rispecchianti le esigenze dei fruitori, i futuri geometri hanno ideato un questionario rivolto alla cittadinanza, finalizzato a dare un quadro oggettivo della percezione dei giardini agli occhi dei cittadini e guidare le scelte progettuali, nell’ottica di una riqualificazione partecipata e condivisa con la città.
E’ possibile compilare il sondaggio cliccando sul seguente link: