CUNEO - Dai Carpazi alla Via del Sale: continua la traversata di Giovanni Panzera

Nei giorni scorsi il documentarista cuneese ha affrontato la prima salita in Slovenia

01/08/2022 14:31

Terminate le salite dei Carpazi e dei Monti Tatra Giovanni Panzera ha affrontato la prima salita in Slovenia: il Loibl Pass; poco alta, solo 770 metri ma ricca di significati storici e umani. Pochi sanno che questa strada e la galleria che divide la Slovenia dall’Austria è stata costruita da un ingente numero di prigionieri del campo di sterminio di Mauthausen. Dal marzo 1943 in questa zona era stato allestito un campo di lavoro dove 1652 internati di Mauthausen avevano avuto il compito di costruire un tunnel sotto il Passo che rendesse più agevole il transito di mezzi militari lungo quella importante via di collegamento con i Balcani.
 
Commenta Panzera: “Per me non è stata una semplice salita, non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto ricco di emozioni; non mi è stato possibile non pensare alla fatica e alle pene che hanno sofferto quelle povere persone e transitare sotto quel tunnel, per me è stata una preghiera. Mentre pedalavo mi sono tornate alla mente le parole della canzone 'Auschwitz' che recitano 'Io chiedo come può l’uomo uccidere un suo fratello, eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento'”. Sempre in Slovenia Giovanni ha affrontato il Passo Vrsic che con i suoi 1611 metri è il passo stradale più alto della Slovenia, la strada ha complessivamente 50 tornanti, 24 in salita e 26 in discesa che si arrampicano attraverso lungo pendii panoramici. 
 
Caratteristica di questa strada è che ogni tornante in salita è ancora in pavè il che rende ancora più faticosa l’ascesa. Nota storica: questa strada è anche chiamata “strada russa” perché è stata costruita durante la prima guerra mondiale dai prigionieri di guerra russi.
 
La strada più alta, senza però avere sbocco è quella che conduce al Monte Mangart, 2055 metri. Questa vera e propria opera di ingegneria stradale, interamente asfaltata, conta 5 gallerie scavate nella roccia viva è lunga 11 km. e ha una pendenza media del 10% e in certi tratti sfiorano il 20%. Fino alla fine della seconda guerra mondiale si trovava in territorio italiano, la strada fu infatti costruita dall’esercito italiano per raggiungere la vetta del Monte Mangart, ottimo punto di osservazione.
 
“Europe Summit sulle strade più alte e spettacolari d’Europa” ha continuato entrando in Austria con altri nuovi obiettivi: il primo è stato il Grossglockner, la strada panoramica più bella e più alta d’Austria. Purtroppo una nuova perturbazione si è abbattuta sul cicloviaggiatore cuneese che ha dovuto dapprima fermarsi un giorno per i continui e violenti temporali poi, in un momento di apparente tregua ha affrontato i 16 km. che portano dapprima ai 2369 metri di Kaiser-Franz-Josef-Hohe.
 
“Dopo tanta pioggia e freddo - ha spiegato - una breve schiarita mi ha permesso di vedere il ghiacciaio del Gorner e le vette circostanti. Anche qui ho potuto notare la grande regressione dei ghiacciai, completamente scoperti e privi di neve. Sempre continuando sulla strada alpina del Grossglockner ho raggiunto l’Hoctor Pass di 2504 metri e in seguito l’Edelweissspitze che con i suoi 2571 metri è il punto stradale più alto dell’intera Austria. Gli ultimi 2 km di questa strada sono completamente in pavè e hanno pendenze del 15%. Questa strada, un prodigio di ingegneria, è stata dichiarata monumento nazionale. Da questo punto il panorama si apre a 360° su una trentina di vette che superano i 3000 metri”.
 
“Dai leggendari Carpazi alla millenaria Alta Via del Sale”, un viaggio che giorno dopo giorno, pedalata dopo pedalata, nonostante le condizioni meteo estremamente variabili, continua a regalare paesaggi incantevoli e spettacolari mentre nuove strade e nuove salite attendono Giovanni in questo grande progetto sportivo, storico, naturalistico e culturale. Un grazie particolare ai “compagni di viaggio”: La Merlo spa, l’ATL del Cuneese, la Thor di Busca, la Confartigianato ANCOS, il Panathlon Cuneo, il Comune di Cuneo, le Alpi del Mare.

c.s.

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