Danni causati dal maltempo e dalla fauna selvatica: due le problematiche urgenti su cui si è concentrato il Consiglio regionale di Coldiretti, a cui hanno partecipato il Governatore della Regione Alberto Cirio e il Vicepresidente Fabio Carosso.
“Dal comparto zootecnico a quello florovivaistico, dall’apistico al risicolo, senza contare le infrastrutture, i macchinari e i terreni sommersi, i danni dell’ultima alluvione ammontano ad oltre 300 milioni di euro per cui abbiamo chiesto alla Regione urgenti misure straordinarie e la definizione delle procedure per poter ripristinare i terreni alluvionati affinché le nostre imprese danneggiate possano almeno tentare di recuperare parte delle loro produzioni, oltre che le relative strutture” dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.
L’alluvione ha colpito le mandrie di bovini e ovicaprini provocando l’affogamento di oltre 1.000 capi, ha devastato intere vallate, dalla Valle Vermenagna alla Val Tanaro, dalla Valle Gesso alla Val Corsaglia, ha fatto perdere oltre 3.000 arnie, ha allagato vivai distruggendo la produzione delle piante in vaso e di quelle in piena terra.
“Auspichiamo che una parte dei primi 10 milioni stanziati dalla Regione possa andare ai nostri imprenditori agricoli gravemente colpiti dal maltempo – prosegue Moncalvo – che hanno già hanno vissuto le criticità legate al Coronavirus. È importante risistemare le malghe distrutte e la viabilità delle aree rurali, oltre a dare estrema priorità alla messa in sicurezza dei fiumi e dei torrenti con piani strategici e non con soli interventi d’emergenza”.
Un’altra partita importante riguarda la fauna selvatica: ancora troppi gli incidenti, l’ultimo anche mortale di due giovani sull’autostrada A26, che devono far riflettere e prendere tempestivi provvedimenti. “Non c’è più tempo da perdere – commenta Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – occorre prolungare eccezionalmente il periodo di caccia in forma non selettiva, potenziare il numero di guardie venatorie per l’attività di controllo, nonostante le restrizioni imposte dal Covid, e coordinare il monitoraggio sui territori rispetto all’attuazione della caccia di selezione”.
In Provincia di Cuneo sono 200 gli incidenti stradali causati da cinghiali dichiarati in media ogni anno, un dato in costante crescita. Ingenti anche i danni all’agricoltura provocati dalla fauna selvatica nella Granda che ammontano ad oltre 720.000 euro, di cui quasi 500.000 imputabili a cinghiali.