Le due precoci nevicate miste a pioggia che nei giorni scorsi hanno interessato la provincia di Cuneo e, in particolare, le aree collinari e medio-alte, hanno provocato ingenti danni alle aziende agricole. La Confagricoltura provinciale ha monitorato con sopralluoghi costanti l’effettiva portata del fenomeno e segnala seri problemi sulle colture arboree e frutticole.
Numerosi i danni sparsi in tutta la Granda, ma le situazioni più gravi sono nei dintorni di Cuneo, nel Monregalese, nel Doglianese e in Alta Langa, dove le pesanti precipitazioni cadute su fogliame ancora verde hanno causato la caduta di alberi che hanno interrotto le linee elettriche, con molte zone rimaste senza energia elettrica. Fortemente danneggiati noccioleti e castagneti, in molti casi con piante divelte o piegate sotto il peso della neve e rami spezzati. Questo comporterà nei prossimi giorni interventi con potature drastiche, proprio mentre dal 1° novembre è entrato in vigore il divieto di abbruciamento dei residui vegetali e degli sfalci. “È inimmaginabile mettere ordine a questa situazione di emergenza in presenza di questo divieto – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -. Chiederemo al più presto alla Regione una deroga straordinaria per consentire alle aziende, già gravemente colpite, di sistemare i loro appezzamenti”.
Inoltre, novembre è solitamente il mese indicato per i trattamenti rameici delle piante e le recenti copiose precipitazioni stanno impedendo queste operazioni, limitando la difesa fitosanitaria delle piante e andando potenzialmente ad incidere, così, anche sui futuri raccolti. Pesantemente rovinati sono anche gli accessi agli appezzamenti agricoli, rendendo di fatto difficoltosi gli interventi per rimuovere le piante spezzate.
“I terreni sono ormai saturi di acqua – spiega il presidente Allasia – e questo, da un lato, impedisce o ritarda le semine dei cereali autunno vernini e la messa a dimora di nuovi impianti, dall’altro ci preoccupa perché in caso di nuove precipitazioni temiamo possano verificarsi eventi franosi, aggravando ancora di più la situazione, specie nelle aree più marginali della nostra provincia”.
Se il maltempo continuerà, i danni in tutta Italia potrebbero superare i 500 milioni di euro soltanto per il settore primario, ha messo in luce qualche giorno fa Confagricoltura tracciando una mappa della situazione. Il quadro dei danni per l’agricoltura è infatti lungo e variegato e mette in evidenza, ancora una volta, la fragilità del territorio e l’urgenza di intervenire con adeguate misure di prevenzione, oltre che di emergenza.