Il dimensionamento scolastico è uno dei temi su cui il mondo della scuola dibatte da oltre un anno. A tema c’è l’accorpamento di sei direzioni di Istituti Comprensivi nei prossimi due anni. Nel 2023 la Provincia di Cuneo ha chiesto alla Regione Piemonte un rinvio della procedura di dimensionamento poiché, dopo un’attenta consultazione dei dirigenti scolastici e delle sigle sindacali, ha preso atto che non ci fossero le necessarie condizioni temporali per una proposta attenta e seria. E’ doveroso ribadire che il dimensionamento prevede l’accorpamento della dirigenza e della segreteria, ma non la chiusura di plessi scolastici.
L’assessore della Regione Piemonte ha convocato nelle settimane scorse tutte le Provincie piemontesi per ribadire l’importanza di questi dimensionamenti perché legati al Piano razionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e, di conseguenza, condizione non più derogabile. Ha assicurato il supporto dell’ente regionale, laddove necessario, per la concertazione con il territorio. Durante le riunioni è stato ribadito che sono da tutelare le aree montane periferiche e che vanno considerati gli istituti comprensivi sotto dimensionati. Occorre poi tenere in considerazione il fatto che in provincia di Cuneo sono ben 16 le scuole che hanno una dirigenza in reggenza.
Il consigliere provinciale fino ad ora ha incontrato i dirigenti scolastici del secondo ciclo e le sigle sindacali per ascoltare suggerimenti e riflessioni. Tramite l’Ufficio Scolastico Provinciale ha acquisito i dati delle preiscrizioni per avere un quadro della situazione che si prospetta per il prossimo anno in tutti gli ordini di scuola. Ad aprile inizierà, come da richiesta della Regione, una consultazione diretta con il territorio per valutare con attenzione le possibili proposte di dimensionamento scolastico.
Il consigliere provinciale delegato Davide Sannazzaro: “Il dimensionamento è un tema delicato per la nostra provincia che negli anni è sempre stata virtuosa nelle scelte e che ancora una volta si vede impegnata in una riorganizzazione. Credo che sia fondamentale ragionare in ottica di miglioramento e consolidamento della nostra rete scolastica, vivendo questo passaggio come un’opportunità e non come un mero taglio di dirigenze e accorpamento di segreterie. La nostra linea guida deve essere orientata ad una fotografia precisa della realtà e dalla volontà di collaborare per arrivare a raggiungere l’obiettivo nel modo più possibile condiviso”.