E' disponibile su Netflix da ieri, venerdì 16 agosto, "Diagnosis", la docu-serie che ripercorre le storie di casi clinici rari e all'apparenza privi di soluzione che si basa sulla rubrica dedicata ai misteri della medicina tenuta dalla dottoressa Lisa Sanders sul New York Times. Tra i protagonisti di uno dei casi anche Marta Busso, laureanda cuneese ventiseienne.
Mentre stava ultimando la sua tesi presso il "Regina Margherita" di Torino la ventiseienne si è imbattuta nel caso di Angel, un’infermiera 22enne di Las Vegas che soffriva da più di 9 anni di una patologia che presentandosi ogni 4-6 mesi le provocava gravi crisi muscolari, con conseguenti difficoltà di deambulazione, astenia e concentrazioni elevate nel sangue di creatina-chinasi, una proteina che può causare insufficienza renale. Il caso era stato raccontato proprio dal New York Times, la proposta di diagnosi della cuneese, inviata alla redazione del giornale americano, ha attirato l’attenzione della Scuola di Medicina della Yale University, che a quel punto ha proposto alla paziente di recarsi a Torino per verificare la bontà dell’intuizione di Marta Busso, poi rivelatasi vincente.
L'infermiera di Las Vegas, basandosi sulla diagnosi della laureanda cuneese, è stata così sottoposta a un ciclo di cure e a una terapia dietetica che ne hanno ridotto moltissimo le sofferenze. Il caso è finito al centro dell’attenzione della piattaforma web-televisiva Netflix, che ha raccontato la storia di Angel in uno dei sette episodi della nuova serie ‘Diagnosis’, disponibile da ieri.
QUI l'intervista a Marta Busso.