BOVES - Domenica 4 luglio aprono i musei bovesani

Visitabili anche i tesori di storia e tradizione locale custoditi al Museo Etnografico “Impronte di una comunità” con sede nella cascina del Parco Marquet

27/06/2021 11:43

Con la riapertura mensile dei musei bovesani domenica 4 luglio si potranno scoprire i tesori di storia e tradizione locale custoditi al Museo Etnografico “Impronte di una comunità” con sede nella cascina del Parco Marquet. “Si tratta di una ricca collezione che affonda le sue radici nella cultura locale tutta da riscoprire, oggetti della vita quotidiana di un tempo provenienti esclusivamente dal territorio bovesano – commenta il curatore volontario del Museo Ezio Dalmasso -. Oggetti impregnati del sudore delle mani dei nostri avi. Chi visita il museo potrà ammirare piccoli frammenti di vita lavorativa e casalinga del passato. Tra le curiosità esposte, infatti, non mancano attrezzi agricoli e artigiani di un tempo, un lungo racconto per immagini che svela i segreti dei mestieri ormai scomparsi come la lavorazione della seta o della canapa”.
 
Ad accogliere i fruitori del museo al piano terra c’è un curiosissimo oggetto, la portantina in stile cinese realizzata dallo scultore Giuseppe Basso per la festa della “Madonna lesina”. Una festa con sfilata e recita basata su una leggendaria famiglia bovesana nobile ma molto avara (da qui il termine “lesina”) il cui motto era “Far bella figura spendendo poco e possibilmente con la roba degli altri”. Un evento che si ripeteva ogni 5 anni e che era molto sentito fino a prima della Seconda Guerra Mondiale. Fu poi riproposto anche negli anni ’80 ma non ebbe molto seguito.
 
Sempre del noto scultore ligneo Giuseppe Basso, detto Pin ‘d Bas, vissuto novantanove anni tra metà Ottocento e metà Novecento, c’è una garitta per il soldato di guardia della polveriera dei Cerati e un giogo. Giuseppe Basso è ricordato come eclettico artigiano-artista, pittore autodidatta, naif, e ineguagliabile intagliatore di legno ed è anche stato maestro della Banda Musicale. Al piano superiore vengono ricreate le ambientazioni casalinghe delle case di un tempo, con cucina fornita di polenta, caffè verde e piatti della ceramica di Chiusa di Pesio e una camera da letto con tanto di lettino per bambini con materasso di foglie di granturco.
 
Molto interessante anche la collezione legata al mondo della scuola. Un banco in legno e la lavagna ricreano l’atmosfera della classe di un tempo con tanto di sussidiario e quaderni databili ai primi del Novecento.
 
Saranno visitabili inoltre:
il Museo della Resistenza, sito in Via Guglielmo Marconi, 2;
il Museo della Castagna, presso il Parco Marquet in Via Roncaia, 24;
il Museo del Fungo e delle Scienze Naturali, con sede in Via Moschetti, 15.
 
Maggiori informazioni sui musei bovesani sono reperibili sul sito internet: www.bovesonline.it, menù “Arte e cultura”.

c.s.

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