Un pellegrinaggio laico sui luoghi che testimoniano il prezzo pagato da Borgo San Dalmazzo nella Resistenza per la conquista della libertà. Questo il significato della "Passeggiata partigiana" che si snoderà lungo le vie cittadine domenica 7 maggio a partire dalle ore 15. Il percorso partirà da piazza Martiri della Libertà, toccherà via Marconi per ricordare la figura di Riguccio Graglia, vittima di una bomba di mortaio nei giorni della Liberazione, proseguirà verso via Lovera, intitolata al giovane partigiano della Banda del Saben trucidato il 1° febbraio del 1945 e raggiungerà largo Argentera, luogo della fucilazione di Luigi Biagioni.
La tappa successiva è fissata all’inizio di corso Barale, in ricordo di Giovanni e Spartaco Barale, padre e figlio uccisi barbaramente nel corso del rastrellamento condotto dai tedeschi nel circondario di Boves nei primi giorni del gennaio 1944, per concludersi al cimitero, dove una lapide da poco restaurata ricorda l’esecuzione dei tredici partigiani catturati in Valle Grana e fucilati il 2 maggio del 1944.
Nella sua recente visita a Cuneo, Borgo e Boves, il Presidente Mattarella ha ricordato la risposta di Pietro Calamandrei ai giovani studenti che nel 1955 gli chiedevano dove affondassero le radici della nostra Costituzione: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, - disse il Padre costituente - andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.
"La camminata di domenica vuol essere proprio una risposta all’appello di Pietro Calamandrei, per mantenere viva la consapevolezza delle radici ideali della nostra Repubblica e dei suoi valori fondanti", fanno sapere dal Comune di Borgo San Dalmazzo.