Chiamiamola pure “emozione”: non può definirsi diversamente ciò che ha unito il numeroso pubblico di ieri sera al cinema-teatro Lux venuto per assistere al concerto benefico dal titolo "Passerà questa pioggia sottile. Parole e canzoni ricordando Fabrizio De Andrè" .
Sul palco “Il colore del vento”, un numeroso gruppo che suona, canta e recita poesie, capitanato dalla “voce” di Marco Giraudo. Non professionisti, ma, si può dire, molto di più: amici che amano Fabrizio De André, attorno al quale hanno costruito uno spettacolo di valore professionale, che si abbina perfettamente alla solidarietà, ispirato com’è ai testi e alla musica del cantautore che si definì il poeta degli ultimi.
Il pubblico ha avuto modo di conoscere l’associazione Abacus, cui si rivolgeva l’iniziativa solidale, presentata prima dello spettacolo dal sindaco, Marco Gallo, e dal direttore generale dell’Asl CN1, Francesco Magni: nata a fine 2016 a Ceva, è presieduta da Carlo Muzzulini, direttore della Medicina interna di quell’ospedale e dal vice, Pietro La Ciura, direttore della struttura di cure palliative e Hospice di Busca, presenti alla serata. Tante le idee di solidarietà coltivate dal recente sodalizio, tra cui l’acquisto di cateteri venosi centrali ed ecografi e il “sogno” di realizzare l’ambulanza dei desideri, per accompagnare i malati in visita ad un loro luogo del cuore: “Vorremmo acquistare – spiega Annalisa Aragno, infermiera e curatrice degli eventi dell’hospice - un mezzo attrezzato per consentire ai nostri ospiti di spostarsi in sicurezza, assistiti da personale medico, per raggiunere un luogo dei loro desideri”.
“Busca – ha detto il sindaco Marco Gallo – è pienamente a fianco di questa associazione e cercherà di sostenerla attivamente".
Ma ieri sera “ll colore del vento” ha riservato al pubblico buschese una grande sorpresa, portando sul palco del Lux Nina “in persona”, la protagonista delle canzoni più evocative di De Andrè “Ho visto Nina volare” (contenuta in Anime salve il suo ultimo disco uscito nel 1996). Una vera “chicca”, per gli appassionati del grande cantautore genovese .
La signora Nina Manfieri, da Revignano d’Asti, è stata rintracciata da Marco Giraudo e invitata a Busca per il concerto: “Mi avevate detto di non aspettami granché, che non siete dei professionisti. Invece. Invece non ho mai sentito un’interpretazione migliore della canzone che mi dedicò Bicio (così era chiama De Andrè in famiglia e fra gli amici d’infanzia)". Era lei la ragazzina sull’altalena, la compagna di giochi nella casa di campagna che Faber (altro soprannome del grande poeta e cantore) frequentava da bambino e che andò a ritrovare, ha raccontato ieri Nina, dopo quatant0anni di distacco, per un ultimo grande abbraccio non molto tempo prima di morire.