Sulla base delle indicazioni del Dpcm per far fronte all’emergenza da Covid-19, il Ministero dei Trasporti ha sospeso fino al 21 novembre le prove pratiche di guida nelle regioni dichiarate “zona rossa”: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Per i candidati che non potranno sostenere tali prove, verrà prorogata fino al 31 dicembre la validità dell’autorizzazione ad esercitarsi alla guida. La sospensione si applica anche alle prove di verifica delle capacità e dei comportamenti di guida per le revisioni delle patenti.
Il provvedimento è stato criticato in una nota dai deputati della Lega Elena Maccanti, capogruppo in Commissione Trasporti, e Giuseppe Donina, relatore delle proposte di legge di riforma del Codice della Strada: “Una vera e propria beffa: le attività delle autoscuole si ridurranno del 50 per cento ma non potranno accedere ad alcun contributo perché aperte ai sensi del Dpcm e quindi escluse dai ristori. Assurdo e troppo penalizzante per un settore che ha già pagato molto e che già vive quotidianamente i ritardi delle Motorizzazioni. Perché il governo non ha ascoltato gli operatori del settore, che chiedevano almeno di non interrompere gli esami pratici per le patenti A, C e D, per cui non vi è la problematica del distanziamento come per la B? Occorre che adesso autoscuole, scuole nautiche e centri di consulenza con attività in zona rossa siano almeno inclusi tra quelle per cui sono previsti ristori”.