Confagricoltura Piemonte informa che è possibile presentare le domande relative al Fondo per la filiera della ristorazione sul
“Portale della ristorazione” o recandosi negli uffici postali. C’è tempo per la presentazione delle domande, in entrambi i casi, fino al 28 novembre prossimo.
“Con il fondo ristorazione - sostiene Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte - è stata aperta una strada che va seguita anche quando ci si sarà messi alle spalle l’emergenza coronavirus. Se inquadrata in una visione strategica, la valenza dei bonus si rafforza e i risultati aumentano per tutta la filiera”.
Confagricoltura ricorda che anche gli agriturismi potranno accedere ai 600 milioni di euro stanziati per il 2020, per far fronte alle perdite economiche causate dalle misure contenitive della pandemia Covid-19; infatti tra i codici Ateco nel decreto sono indicati anche quelli relativi alla ristorazione connessa alle aziende agricole.
Il comparto in Piemonte interessa 793 aziende con ristorazione agrituristica su un totale di 1.316 agriturismi; 914 sono le aziende che offrono ospitalità in alloggio. Le aziende con agrituristiche con ristorazione sono il 60 % del totale; quelle che offrono un servizio di degustazione, tipo enoturismo, sono 687 (il 52 % del totale). Sono 1.013 (il 77% del totale) quelle che svolgono altre attività legate all’agriturismo: fattoria didattica, ippoturismo, attività ludiche-educative, agri-asilo.
Confagricoltura invita gli imprenditori agrituristici a prestare attenzione nella redazione delle richieste, tenendo i chiarimenti sul
sito. Non c’è il click-day: come riportato nella documentazione ufficiale “l’ordine di presentazione della domanda non dà diritto ad alcuna prelazione sulla erogazione del contributo che verrà concesso solo in base alla corretta compilazione della domanda”.
Gli uffici delle Unioni Agricoltori sono a disposizione degli interessati per l’assistenza alla presentazione delle domande. “La finalità di questa misura, certamente non risolutiva, è scongiurare la perdita di posti di lavoro e la chiusura delle imprese. L’intervento - dichiara Lorenzo Morandi, presidente di Agriturist Piemonte - fornisce un importante sostegno diretto alla ristorazione anche agrituristica e indiretto a tutto il ‘made in Italy’ agroalimentare”.