Oltre 650 persone. Tante hanno preso d’assalto ieri sera (sabato 28 settembre, ndr) Valloriate, per assistere alla serata con il super ospite Francesco Guccini, giunto nel piccolo borgo della Valle Stura “tralummescuro” (tra la fine del giorno e l’inizio della notte, “non all’imbrunire, perché non è la stessa cosa” ha detto). Guccini ha presentato in anteprima nazionale il suo ultimo libro “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto”, dialogando con lo scrittore Davide Longo. Accolto da due minuti di applausi in un Campo Base andato completamento esaurito in ogni ordine di posto, anche negli spazi in piedi, il “Maestro” ha ripercorso, nel raccontare la sua opera, alcuni dei momenti più significativi della sua vita a Pàvana, dove è tornato a vivere stabilmente nel 2001. Guccini ha esordito facendo i complimenti agli organizzatori del Festival (“A Pàvana non si sognerebbero mai di fare un festival cine-letterario bello come questo”) poi la serata è iniziata, scivolando via con la lettura di alcune delle pagine più belle del libro, tra aneddoti, momenti di autoironia, storie di vita, episodi seri e divertenti di uomini e donne che hanno caratterizzato la vita del cantautore e raccontati nell’opera. 'Il Maestrone ha poi raccontato episodi della sua infanzia a Pàvana, tra ironia e malinconia. Malinconia, non nostalgia: "Oggi stiamo molto meglio di allora". "Il senso della vita è cercare, porsi domande, aspettando senza sapere però quando arriverà la luce. Questo è anche il senso di 'Tralummescuro'"ha detto, affrontando poi un tema già scandagliato in uno dei suoi brani che meglio ha resistito allo scorrere del tempo, Shomèr Ma Mi-Llailah. "Quando viene chiesto ad una guardia in che momento siamo della notte costei risponde che la notte è finita ma non si sa quando arriverà il giorno, come diceva Isaia. " Vai e domanda...". La conclusione citando S Agostino: "So benissimo cosa è il tempo, ma se mi chiedi cosa è non te lo so dire". All'uomo, unico animale consapevole del tempo, non resta che cercare, studiare, leggere e capire. Al termine dell’incontro, Guccini si è poi concesso ai suoi tantissimi fans, che ne hanno approfittato per farsi autografare l’ultima fatica letteraria dell’autore.
Oggi, domenica 29 settembre, il “Nuovi Mondi” Festival 2019 di Valloriate volge al termine con la proiezione, a partire dalle ore 11 e fino alle 19, degli ultimi 12 film del Concorso Doc, tutti a ingresso libero. Il programma del giorno comprende alcuni dei titoli più attesi come “Bare existance”, il film di denuncia sull’estinzione degli orsi polari diretto da Max Lowe e in visione alle 15,10. Ma anche “Age of Ondra”, alle 16,15, il film-documentario su Adam Ondra, il più grande freeclimber dei nostri tempi, seguito dalla sua casa in Repubblica Ceca, attraverso l’Europa fino al Nord America, mentre innova i suoi metodi di allenamento e cerca di completare per primo un 5.15 al primo tentativo. Un viaggio inedito e intimo con uno dei più grandi atleti, al massimo delle sue capacità. Chiuderà l’intera rassegna “Four years in ten minutes” che svelerà l’incredibile storia del primo alpinista serbo in cima all’Everest, attraverso le immagini di repertorio girate in vhs. In tutto sono state 35 le pellicole selezionate per il concorso cinematografico, quasi tutte in prima visione in Italia, provenienti da 23 Paesi diversi e selezionate tra oltre 370 film pervenuti. In programma anche “Italia K2”, ultima delle quattro retrospettive sull’Himalaya proiettate nel corso del Festival. Il filmato, con inizio alle ore 16 presso il palazzo comunale, racconta la conquista del K2 da parte della spedizione italiana del ’54 con immagini uniche per l’epoca, filmate in vetta da Compagnoni e Lacedelli. Il tono del commento è da film di propaganda e ricorda i cinegiornali Luce del ventennio. Un documento unico, non solo sull’alpinismo, ma anche sull’Italia di quel periodo. Per maggiori informazioni sul programma del festival si può visitare il sito Internet www.nuovimondifestival.it o telefonare ai numeri 339/5942570 e 333/2969262.