Domenica 19 novembre si è celebrata la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) nel 2005.
La sicurezza stradale è infatti uno dei maggiori problemi che i Paesi europei devono affrontare e l’impegno di tutti è quello di ridurre del 50% il numero delle vittime della strada e dei feriti gravi entro il 2030 e di azzerare il numero delle vittime entro il 2050. La prima causa di morte nella popolazione giovanile tra i 15 e i 29 anni è determinata dall’incidentalità stradale (fonte ISTAT).
Per raggiungere questi obbiettivi, la Polizia di Stato, tramite la Polizia Stradale, è impegnata costantemente nell’attività di repressione delle condotte scorrette alla guida e nell’attività di prevenzione. Gli incidenti stradali sono causati nella maggior parte dei casi dai comportamenti sbagliati dei conducenti e dal mancato rispetto del codice della strada. È una questione di responsabilità individuale poiché i controlli di polizia, da soli, non potranno mai essere sufficienti se, contemporaneamente, chi si mette alla guida non mostra attenzione, con la propria condotta, al rispetto della vita propria e altrui.
Per questo motivo l’obiettivo della Polizia Stradale è quello di sensibilizzare gli automobilisti sui rischi derivanti da comportamenti errati alla guida, anche attraverso campagne di prevenzione ed informazione sulle sicurezza stradale. Le iniziative dedicate all’educazione stradale sono indirizzate non solo agli automobilisti, ma anche ai giovani, futuri conducenti del domani, attraverso la diffusione nelle scuole della cultura della legalità, della prevenzione e la promozione dei corretti stili di vita, favorendo la partecipazione di insegnanti, studenti e genitori alle attività organizzate, consolidando il rapporto di cooperazione in tema di sicurezza della mobilità, di riduzione dell’incidentalità, di prevenzione e promozione di comportamenti responsabili.
La cultura della guida sicura è un valore comune ed un impegno corale perché la strada è di tutti e tutti dobbiamo fare la nostra parte per sentirci coinvolti, adottando e pretendendo dagli altri condotte di guida corrette. Per commemorare la giornata in questa provincia, personale della Polizia Stradale di Cuneo ha incontrato nelle giornate di giovedì 23 e venerdì 24 novembre, circa 300 studenti delle classi IV e V di alcuni istituti superiori di questo capoluogo presso il “Centro Incontri” della Provincia di Cuneo.
In tale occasione è stato proiettato il film “Young Europe”, interamente prodotto dalla Polizia di Stato, seguito dall’intervento del sostituto commissario ruolo d’onore della polizia di Stato Adele Gesso, in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Mondovì che ha condiviso con i ragazzi la propria esperienza personale legata all’incidente stradale occorsole in servizio nel 1996.
Si è tenuto, inoltre, un momento di confronto e riflessione in occasione del quale è stato spiegato, tra l’altro, il ruolo della Polizia di Stato e la centralità della Polizia Stradale per la tutela della sicurezza stradale e sulle principali cause di incidentalità stradale. All’evento è intervenuto, tra gli altri, anche il responsabile locale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada. Nella circostanza di particolare impatto emotivo si è rivelato il racconto di due mamme di giovani ragazze che hanno perso la vita due anni fa nel medesimo incidente stradale.