Giovedì 19 dicembre alle 17,30 (Centro Incontri della Provincia) il presidente della Provincia Luca Robaldo ha convocato l’Assemblea dei sindaci chiamata ad esprimere un parere sullo schema di bilancio di previsione 2025, già approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale della settimana scorsa. Il documento contabile, che dovrà poi essere approvato definitivamente dal Consiglio subito dopo, pareggia a 157,9 milioni di euro con una gestione corrente che pareggia a quasi 77 milioni di euro, una sostanziale tenuta delle entrate che arrivano da Ipt, Rc auto e Tefa, ma un forte sbilancio tra quanto la Provincia riceve dallo Stato (15,1 milioni di euro) e quanto invece versa a Roma come contributo alla finanza pubblica (20,7 milioni) che la vede a credito di circa 5,6 milioni di euro.
Sono questi, in sintesi, i dati principali che caratterizzano il bilancio provinciale di previsione illustrato in Consiglio provinciale dalla consigliera Ivana Casale e ripresi dallo stesso Robaldo nella conferenza stampa di fine anno con i giornalisti.
Nell’evidenziare i criteri generali con cui è stato elaborato lo schema di bilancio risultano entrate tributarie per le tre categorie Rc auto e Ipt (imposta trascrizione auto) legate al mercato dell’auto, oltre alla Tefa sull’ambiente. L’andamento ipotizzato si è basato sull’esercizio precedente con aggiustamenti che tengono conto del trend di riscossione dell’esercizio in corso e di quello consuntivato con l’approvazione dell’ultimo rendiconto (2023). In particolare, ammontano a complessivi 45,7 milioni così suddivisi: Rca 21,5 milioni; Ipt 20,5 milioni e Tefa 3,6 milioni di euro. Sono poi state indicate le cifre riferite ai trasferimenti correnti per le funzioni fondamentali delle Province e quelle derivanti dai trasferimenti per piani di sicurezza strade e scuole, oltre ai fondi per le funzioni trasferite o delegate dalla Regione. Infine, le entrate extra tributarie che comprendono i proventi dei servizi pubblici derivanti da beni dell’ente, i proventi dell’attività di controllo delle irregolarità e illeciti, i proventi da sanzioni del codice stradale, interessi attivi, rimborsi e recuperi diversi, le cui previsioni sono state effettuate sulla base dell’andamento storico.
Sul fronte della spesa previsa le voci più significative per attività istituzionali riguardano la spesa di personale (13,9 milioni, per la viabilità euro (14,4 milioni) e per l’edilizia scolastica e diritto allo studio (16,6 milioni). La somma stanziata per riscaldamento e utenze della sede e delle scuole ammonta a oltre 8 milioni di euro e quella per lo sgombero neve e insabbiamento è prevista su 9 milioni di euro.