Si è conclusa l’esercitazione internazionale “Sun Mountain 24”, che ha visto oltre cento Alpini del 2° Reggimento della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito addestrarsi insieme a unità di paracadutisti dell’Esercito del Sultanato dell’Oman. Teatro delle operazioni la Al Jabal Al Akhdar Training Area, a oltre duemila metri sul livello del mare.
Le penne nere hanno condotto attività tattiche di difficoltà crescente, seguite da esercizi di combattimento in ambienti urbani, svolti presso l’area del Mountain Urban Training Unit dell’esercito omanita. Durante l’esercitazione sono stati impiegati moderni sistemi tecnologici per rendere la simulazione più aderente a situazioni reali e i militari italiani e dell'Omar hanno svolto esercizi di tiro in condizioni di elevato stress psico-fisico, al termine del superamento di un percorso a ostacoli, affrontato indossando l’equipaggiamento tattico.
L’evento dimostrativo finale si è concretizzato nella condotta di un atto tattico offensivo rivolto contro un obiettivo occupato da forze nemiche simulate. L’esercitazione, giunta alla quarta edizione, ha assistito il capo di stato maggiore dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.
“L’esercitazione bilaterale ha consentito di raggiungere un’ampia gamma di obiettivi di interoperabilità nelle sue varie accezioni, umana, fisica e procedurale. - ha detto Masiello - Abbiamo condiviso la visione che l'addestramento e la preparazione alle operazioni di combattimento, in un'ottica di deterrenza, difesa e presidio di pace, sono la ragione per cui gli eserciti esistono”.