Le Alpi Marittime anche nell’estate 2020 offrono ai visitatori l’opportunità di andare sulle tracce dei primi abitanti delle valle con appuntamenti gratuiti (su prenotazione) con archeologi per ripercorrere in modo divulgativo e nello stesso tempo scientifico le tappe della presenza umana nelle Marittime documentata fin dal Neolitico. Nel V millennio a.C., in particolare, si assiste alla colonizzazione da parte di allevatori-agricoltori anche delle aree alpine. Ritrovamenti dell’epoca sono stati fatti ad Aisone e nella Valle delle Meraviglie. Nella successiva età del Rame si struttura un’organizzazione stabile della transumanza estiva per lo sfruttamento dei pascoli in quota, mentre è nell’età del Bronzo, in seguito al forte sviluppo dell’attività metallurgica, che le nostre montagne iniziano ad essere frequentate anche da prospettori di metallo e minatori. È in questo periodo che le comunità protostoriche dei due versanti delle Alpi, anche molto distanti tra di loro, intensificano rapporti e scambi. Contatti diventati più frequenti nell’età del Bronzo finale (1.200 – 900 a.C.), in coincidenza con un miglioramento climatico che ha reso più accessibili i valichi e ha favorito l’insediamento stabile di popolazioni nelle aree montane.
Una storia ricca di suggestioni, multidisciplinare, affascinante e per molti aspetti misteriosa che sarà ripresa negli appuntamenti di Archeologia da vivere in Marittime, la rassegna che farà compagnia per tutta l’estate ai visitatori delle Aree Protette Alpi Marittime.
Il programma inizia venerdì 17 luglio con Valdieri: archeologia indoor e outdoor. La proposta si svolge nel pomeriggio con la visita della mostra permanente Frammenti di storia. Vivere e morire in Valle Gesso 3.000 anni fa presso il museo di Valdieri a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (SABAP-AL). Dopo aver visitato gli allestimenti e commentato i reperti esposti provenienti da vari siti del territorio con una breve passeggiata si raggiungerà il Parco archeologico per vedere la necropoli, utilizzata nel periodo che va dall’età del Bronzo recente e finale e la media età del Ferro e entrare in una capanna con il tetto di paglia, fedele ricostruzione di un’abitazione dell’età del Bronzo recente. La visita sarà replicata venerdì 31 luglio e 28 agosto con le stesse modalità e orari.
La prenotazione è obbligatoria entro le ore 15 del giorno precedente telefonando al 392 1515228. Il ritrovo è alle ore 14.30 presso l’ufficio IAT di Valdieri in via Grandis.
Venerdì 14 agosto con la guida di un archeologo si scoprirà l’archeoparco della Roccarina, a Chiusa Pesio, recentemente arricchito di nuovi punti di interesse. Un pomeriggio per un’immersione nella protostoria, per vedere da vicino e toccare con mano come viveva l'uomo nella valle del Pesio 3000 anni fa, calandosi nella realtà di allora.
La prenotazione è obbligatoria entro le ore 15 del giorno precedente telefonando al 392 1515228. Il ritrovo è alle ore 14.30 presso la sede del Parco del Marguareis, via Sant’Anna 34.
Chiude il programma di Archeologia da vivere in Marittime l’uscita Storie di 7.000 anni fa ad Aisone, in Valle Stura. Un’escursione alle Grotte, frequentate già nel Neolitico, sul nuovo sentiero recentemente ricostruito e attrezzato con pannelli. Un percorso a tappe, con partenza dalla Taverna delle Grotte opportunamente allestita per spiegare attraverso immagini, ricostruzioni e suggestioni il più antico sito neolitico delle Alpi del Sud.
La prenotazione è obbligatoria entro le ore 15 del giorno precedente telefonando al 392 1515228. Il ritrovo è alle ore 14.30 presso la Taverna delle Grotte, via Fossà.
Tutte le attività e gli ingressi sono gratuiti grazie al cofinanziamento dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (FESR) Programma di Cooperazione INTERREG V-A Italia-Francia 2014-2020 Alcotra Progetto Tra[ce]s - Trasmettere la Ricerca Archeologica nelle Alpi del Sud.