“Mi sento accomunato a questa bella vostra terra, specialmente per quanto si dice dei suoi abitanti, bugia nen. Mi ci ritrovo benissimo in questo bugia nen. Perciò, tante grazie per essere usciti di casa questa sera, al freddo e con tutte le restrizioni dovute, ed essere venuti qui a vedere me. Io non l’avrei fatto, di uscire per venire a vedere me”. Così, con una battuta e un abbraccio, l’antidivo Silvio Orlando, napoletano del Vomero, ha ricevuto ieri sera al cinema Lux dalle mani del sindaco, Marco Gallo, la targa del premio cinematografico Pam - Città di Busca, ideato quattro anni fa dal cineclub Méliès e sostenuto dal Comune, assessorato alla Cultura.
Introdotto in sala dal presidente del Méliès Mattia Bertaina e intervistato dal critico cinematografico Giancarlo Zappoli, l’ospite aveva prima raccontato la sua avventura in “questa magia che è il cinema”: i primi anni nei teatri napoletani, l’avvio della carriera con il primo vero film, “Kamikazen. Ultima notte a Milano” di Gabriele Salvatores del 1987 e le esperienze più recenti. Anche se sono diversi i prestigiosi riconoscimenti ottenuti, tra cui il Nastro d'argento per “Preferisco il rumore del mare” di Calopresti e il David di Donatello per “Il caimano” di Moretti, Orlando ha precisato che il più bel complimento ricevuto, a sottolineare la sua lontananza dal mondo delle stars, è stato quando della sua recitazione fu scritto che esprimeva un senso di “fratellanza” verso il pubblico.
Di Busca e del suo premio cinematografico aveva già sentito parlare, anche perché attribuito in questi anni ad artisti di spicco come Giuseppe Battiston Margherita Buy e Claudio Bisio: “In questa bella cittadina esiste questa speciale isola felice, un vero e proprio presidio di resistenza a difesa del cinema e della bellezza insostituibile delle sale cinematografiche”.
Al termine della consegna è stato proiettato il suo ultimo film “Il bambino nascosto”, per la regia di Roberto Andò e una mini rassegna di suoi film proseguirà al Lux con “Ariaferma" di Leonardo Di Costanzo (lunedì 14 marzo), “Luce dei miei occhi" di Giuseppe Piccioni (lunedì 21 marzo) e “Si sente il rumore del mare" di Mimmo Calopresti (lunedì 28 marzo).
L'attore è in Piemonte non soltanto per ritirare il premio ma anche per portare in scena - domani 11 gennaio al teatro Politeama di Bra - lo spettacolo “La vita davanti a sé”, di cui e interprete e regista, con la collaborazione di Maria Laura Rondanini, sua moglie, ieri sera a Busca con lui.