È Antonino Cannavacciuolo il protagonista assoluto nella cerimonia di assegnazione delle stelle della Guida Michelin, edizione numero 70. Al Teatro comunale Pavarotti-Freni di Modena lo “chef celebrity” di Vico Equense, ormai piemontese d’adozione, si aggiudica il titolo di Chef Mentor Award 2025 e ottiene la stella in due ristoranti, il Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua ad Asti e il Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (Novara), guidati rispettivamente da Gianluca Renzi e da Gianni Bertone. La star tv di Masterchef e Cucine da incubo mantiene inoltre le tre stelle del Villa Crespi di Orta San Giulio (Novara), il locale a cui ha legato il suo nome da venticinque anni.
Le tre stelle in Piemonte può vantarle solo un altro ristorante, ormai dal 2012: è il Piazza Duomo di Enrico Crippa, tempio della cucina ad Alba. Complessivamente sono 35 i ristoranti della regione con almeno una stella: in provincia di Cuneo ci sono la Locanda del Pilone, sempre ad Alba, All’Enoteca a Canale, Massimo Camia a La Morra, il Borgo Sant’Anna e il FRE a Monforte d’Alba, il 21.9 a Piobesi d’Alba, il Centro a Priocca, il ristorante di Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo, il Guidoristorante a Serralunga d’Alba, La Ciau del Tornavento a Treiso e il Nazionale di Vernante, il più recente ingresso nel club e anche l’unico lontano dalle Langhe, dominatrici assolute nella classifica del buon mangiare e del buon bere.
Quest’anno però c’è anche una caduta che fa rumore. È quella de La Madernassa di Guarene, orfana dello chef Michelangelo Mammoliti che ha portato i suoi servigi al La Rei Natura di Serralunga d’Alba, l’unico in doppia stella assieme all’Antica Corona Reale di chef Gian Piero Vivalda a Cervere.
Già annunciati i Bib Gourmand della prossima edizione, premiati per il miglior rapporto tra l’ottimo pasto e il prezzo ragionevole. Qui la Granda si fa onore, con ben due tra i sedici nuovi ingressi complessivi: entrano nell’elenco l’Osteria La Pimpinella di Bra e l’Osteria Veglio di La Morra. A Bra si contano già il Boccondivino e Battaglino, insieme al Vascello d’Oro di Carrù, Osteria La Torre di Cherasco, Cantina dei Cacciatori a Monteu Roero, La Pineta a Roccabruna e la Locanda del Falco a Valdieri. Non figura nella lista dei 250 locali segnalati quest’anno l’Osteria della Chiocciola, l’unico nome menzionato finora a Cuneo città.