I Parchi delle Alpi Marittime e del Mercantour cercano gli stambecchi marcati e chiedono la collaborazione degli escursionisti. Sono circa duecento quelli dotati di “orecchini” e collari colorati, alcuni anche con trasmettitore gps che si aggirano sui due versanti delle Alpi Marittime e Cozie. Si tratta degli unici sistemi per monitorare gli stambecchi, le cui popolazioni sono vulnerabili a livello alpino per varie cause, non ultima i cambiamenti climatici. Se i collari gps inviano in automatico la posizione di 33 animali a un sistema che permette a ricercatori e cittadini di seguirne in tempo quasi reale gli spostamenti sul sito web
www.marittimemercantour.eu, per monitorare i movimenti di tutti gli altri stambecchi marcati è fondamentale l’aiuto dei frequentatori della montagna.
Per questo il Parco ha avviato la campagna #beccalostambecco: chiunque avvisti degli stambecchi marcati, è invitato a inviare foto e video (insieme alle informazioni che permettono di localizzare l’osservazione) alle Aree Protette Alpi Marittime via mail (info@parcoalpimarittime.it) oppure compilando un veloce e pratico
form online.
Le osservazioni fornite dagli escursionisti integreranno il lavoro di monitoraggio dei guardiaparco e confluiranno in un unico database a disposizione dei ricercatori del progetto transfrontaliero Alcotra LEMED IBEX che con Fondi europei di sviluppo regionale (FESR) del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia- Francia 2014-2020 cofinanzia le azioni scientifiche e di comunicazione. Del progetto, guidato dal Parc national des Ecrins, le Aree Protette delle Alpi Marittime sono partner insieme al confinante Parc National du Mercantour.
La raccolta dei dati, in corso dall’Alta Savoia alle Alpi del Mediterraneo, insieme a quelli effettuati durante le catture degli animali, permetterà di ricavare informazioni utili per stabilire quali sono le migliori strategie per proteggere gli stambecchi gestendo al meglio habitat e corridoi ecologici per spostarsi. LEMED IBEX ha come obiettivi anche quelli di migliorare le conoscenze sulla biologia della specie, identificare le potenziali minacce alla conservazione e individuare modalità di gestione condivise e coordinate a livello transfrontaliero.
Dalla primavera 2018 a giugno 2019 sono stati catturati con teleanestesia (fucile ad aria compressa che spara siringhe con anestetico), misurati, marcati e rilasciati dal personale delle Aree Protette Alpi Marittime 68 stambecchi, con la collaborazione della Provincia di Cuneo e dei Comprensori Alpini di caccia. Durante le operazioni sono stati prelavati campioni biologici per effettuare analisi genetiche e sanitarie. Un numero simile di stambecchi è stato catturato nel Parc National du Mercantour con squadre di operatori transfrontaliere dai due Parchi.
Per chi volesse approfondire la conoscenza dello stambecco, le dinamiche di popolazione e soprattutto le minacce che ne mettono a rischio gli effettivi, il Parco organizza una rassegna di serate con gli esperti gratuite e aperte al pubblico: il primo appuntamento è venerdì 5 luglio a Entracque, alle ore 17, con presso il Centro visita Uomini e Lupi a Entracque (piazza Giustizia e Libertà 3). Il tema della serata è “Stambecco alpino: così forte, così fragile” che sarà affrontato da Alice Brambilla, ricercatrice dell’Università di Zurigo con la quale si potrà chiacchierare e soddisfare ogni curiosità sull’animale durante la l’aperitivo offerto a fine presentazione.