Riceviamo e pubblichiamo.
Domenica 19 maggio, io e la mia famiglia composta da mia moglie e dalle mie due bambine di 2 anni e 6 mesi, stiamo passeggiando sul viale degli Angeli, dopo una mattinata all’insegna del gioco e del divertimento in occasione della “Festa delle Famiglie” in Piazza Virginio; l’intento dopo il pranzo era farle addormentare entrambe e poi ritornare alla festa nel pomeriggio, ma aimè non era giornata e Morfeo non ci stava aiutando.
Decidiamo di acquistare un bicchiere di latte, a volte aiuta, per la più grande e mi reco presso il Circolo La Novella; con un po' di imbarazzo, ma al tempo stesso determinato come solo un papà sa esserlo per i propri figli, mi reco dal bancone del bar ed è qui che assisto a un evento di una umanità e gentilezza incredibile.
Alla mia richiesta, la barista non solo me lo versa subito e si scusa pure per non avere un tappo utile a evitare che mia figlia lo versi, ma mi omaggia il prodotto con la seguente motivazione: “Ci mancherebbe, è per un bambino”.
Rimango positivamente sorpreso e questa nostra domenica si colora di gioia, perché abbiamo assistito a un gesto, ormai raro di questi tempi, dove la disponibilità e la gentilezza sono state messe al primo posto verso un bambino, che fino a prova contraria rappresenta sempre la fascia “debole” della società. Dopo questa giornata, sono consapevole che forse questo Mondo così pieno di guerre, dove l’egoismo e il menefreghismo per le regole e la dignità umana la fanno da padrone, non è così da buttare, ma c’è ancora speranza per i nostri figli.
Grazie “signora del latte” de La Novella, oggi lei mi ha dato una bellissima lezione.
Le auguro davvero ogni bene.
Fabio, un papà felice