CUNEO - I vertici di Confindustria Cuneo ricordano Claudio Puppione: "Un uomo senza compromessi e mezze misure"

Il giornalista è scomparso ieri all'età di 63 anni. Il ricordo di Mauro Gola e Giuliana Cirio: "Perdiamo con lui un validissimo collaboratore e una persona di grande cultura"

29/12/2022 13:06

È mancato ieri sera Claudio Puppione, giornalista di lungo corso, direttore responsabile di "Made in Cuneo", dopo una malattia diagnosticagli pochi mesi fa, che aveva reso nota sui social e sul suo ultimo editoriale nel mese di luglio, una sorta di testamento spirituale che aveva voluto condividere con i suoi affezionati lettori.
 
“Una nota che non avremmo mai voluto scrivere”: commentano il presidente degli industriali cuneesi, Mauro Gola, e il direttore generale Giuliana Cirio. Claudio Puppione dal 2020 era alla guida dell’House organ di Confindustria, ma di strada nella vita ne aveva percorsa tanta. Originario di Neive, appassionato di storia e di scenari internazionali, giornalista professionista dal 1999, era molto stimato da colleghi e lettori, molti dei quali lo seguivano e interagivano con lui sul suo profilo Facebook. Da giovanissimo, in forze al settimanale Il Tanaro, poi alla Gazzetta d'Alba, direttore del settimanale Bra Oggi e della rivista IDEA. Ha dedicato la sua vita alla professione e alla famiglia. 
 
“Una grande capacità professionale, unita ad uno stile originale e curato che riconoscevi tra mille, una persona per bene, molto generosa”, lo ricorda il presidente Mauro Gola, che aggiunge: “Sono stato contento di averlo conosciuto, di avergli poi affidato la direzione del nostro House Organ e di aver fatto insieme a lui un pezzo di strada. Perdiamo con lui un validissimo collaboratore e una persona di grande cultura”
 
Prosegue il direttore, Giuliana Cirio: “Mi uniscono a Claudio tanti ricordi, da quando era il direttore di Idea a quando, un paio di anni fa, ci raggiunse per dirigere il nostro house organ Made in Cuneo. Sorrido ripensando ai nostri scambi di battute sulla Siria, paese di cui era innamorato e alle continue raccomandazioni che gli facevo, perché si prendesse cura di sè. Claudio è stato un giornalista eccellente, scrupoloso, instancabile. Una mente critica come poche. Un uomo senza compromessi e mezze misure. E per questo gli è stato difficile vivere in questa società così moralmente labile. Claudio non si è mai piegato a ciò che non gli piaceva, piuttosto evitava posti e persone. Per ciò in cui credeva e per chi amava, avrebbe dato la vita. Così come ha dedicato la vita intera alla lettura disincantata della realtà e al suo racconto, con una cura quasi ossessiva della forma e della parola. Mi mancherà tanto, sono onorata di aver percorso in compagnia di Claudio, un uomo e un professionista di quelli rari, un tratto del mio viaggio”.

c.s.

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