Il 2022 si era aperto con il Piemonte interessato da un’area di alta pressione di matrice africana: Capodanno 2022 ha registrato una temperatura media di 9.6°C in Piemonte, un valore superiore di 8.5°C alla norma del periodo 1991-2020 con un picco assoluto per il primo giorno dell’anno. È uno dei dati che emergono dal consueto
rapporto annuale di Arpa Piemonte, pubblicato nei giorni scorsi sul sito dell’agenzia.
Un anno che ha reso evidenti i “sintomi” del cambiamento climatico registrato negli ultimi anni: il 2022 è infatti risultato per il Piemonte l’anno più caldo e il secondo meno piovoso dell’intera serie storica dal 1958, ovvero da quando i dati regionali vengono raccolti. La temperatura media annuale è risultata pari a 11.4°C, con un’anomalia positiva di 1.5°C rispetto alla norma del periodo 1991-2020.
Analizzando l’andamento giornaliero, l’anomalia termica negativa è stata presente con una buona frequenza e continuità solo a marzo e aprile (unici mesi ad avere avuto una temperatura inferiore alla norma degli anni 1991-2020), nell’ultima decade di settembre e nelle prime due di dicembre. Lo scostamento termico positivo è stato marcato soprattutto durante l’estate, risultata la seconda più calda dopo il 2003. Sostanziale assenza di giorni più freddi della norma anche a ottobre 2022, con prima posizione nella rispettiva serie storica dei mesi più caldi. Da citare anche il secondo posto di gennaio e maggio 2022.
Si legge nel rapporto dell’Arpa: “La caratteristica termica principale dell’annata 2022 è stata quella di una temperatura frequentemente al di sopra della norma climatica, piuttosto che di periodi brevi di anomalie termiche positive intense come spesso accaduto in passato”.
La precipitazione cumulata dell’anno 2022 in Piemonte è stata di 611.9 mm, con un deficit pluviometrico di -417.6 mm (pari al 41%) nei confronti della media climatica del trentennio 1991-2020. L’anno solare 2022 è risultato il secondo più secco dopo il 2001. Quasi tutti i mesi hanno registrato una precipitazione inferiore alla norma del periodo 1991-2020: uniche eccezioni agosto, risultato il mese più piovoso dell’anno, e dicembre, che ha avuto la maggiore anomalia pluviometrica positiva.
Nel corso dell’anno sono state rilevanti anche le condizioni di siccità, prolungata e diffusa. Il fenomeno è partito già nella stagione invernale 2021-2022, con un lungo periodo di giornate secche (precipitazione giornaliera inferiore a 5 mm/24h) compreso tra il 9 dicembre 2021 e il 29 marzo 2022: tale serie di 111 giorni si è posizionata ufficialmente al 2° posto tra i periodi secchi invernali più lunghi degli ultimi 65 anni, dopo la stagione 1999-2000 (137 giorni): gennaio, febbraio e marzo sono stati i tre mesi più secchi e con la maggiore anomalia negativa.
Le condizioni di scarsità di precipitazioni meteorologiche si sono quindi protratte anche in estate, quando sono state interrotte solo da brevi episodi temporaleschi, ed infine anche in autunno quando le piogge scese sono state la metà di quello che normalmente cade in questa stagione che è solitamente la più piovosa dell’anno in Piemonte.
L'analisi storica su Torino, elaborata dalla Società Meteorologica Italiana unita ai dati più recenti di Arpa Piemonte, evidenzia un doppio primato in oltre due secoli di misure (1753 per le temperature e 1803 per le precipitazioni): anno più caldo con 16°C e meno piovoso con 310 mm. Rispetto alla norma del periodo 1991-2020, l’anomalia termica positiva annuale è +1.6°C mentre il deficit pluviometrico è pari a 587.8 mm (pari al -65%).
Scorrendo nelle immagini è possibile consultare tabelle e grafici pubblicata dall’Arpa.