CUNEO - Il 51,9 per cento degli studenti piemontesi non spegne mai lo smartphone (ma tutti conoscono i rischi)

I risultati della ricerca "Uscite di sicurezza", realizzata da ISMEL per la Città di Torino coinvolgendo 8.500 ragazzi delle scuole superiori della regione

Redazione 07/04/2023 10:05

Il 51,9% degli studenti piemontesi non spegne mai il suo smartphone. Il 50,8% di loro cambia periodicamente il codice di accesso, l’86,7% limita la condivisione di informazioni personali. Sono alcuni dei dati emersi nell’ambito dell’ultima edizione del progetto “Uscite di Sicurezza”, condotto dalla Città di Torino fin dal 2015 e realizzato da ISMEL insieme a Cooperativa O.R.So. e MagazziniOz. La ricerca, sul tema della cybersicurezza, ha coinvolto 111 scuole superiori (17 delle quali in provincia di Cuneo), 1.700 classi e circa 8.500 studenti (il 26,7% cuneesi): i risultati sono stati presentati mercoledì 5 aprile a Torino. 
 
Tutto il campione ha dichiarato di avere almeno un dispositivo (smartphone, tablet, pc) e di utilizzare i social. Il 59% delle scuole dichiara di aver attivato corsi di formazione sulla cybersicurezza, il 66% di avere attivato progetti specifici sul tema.
 
La consapevolezza dei rischi del web, secondo quanto emerge dallo studio, è decisamente alta: il 98,4% dei ragazzi protegge il proprio dispositivo, il 73% aggiorna le impostazioni del profilo, il 72,8% fa attenzione quando scarica un’applicazione, l’87% conosce a quali funzioni accedono queste ultime. In più, come detto in apertura, oltre la metà (50,8%) cambia periodicamente le password e l’86,7% limita la condivisione di informazioni personali. Una consapevolezza, quella dei cosiddetti “nativi digitali”, che forse non è così elevata in fasce d’età più adulte.
 
Il 98,6% degli studenti che hanno risposto al sondaggio si dice consapevole dei rischi associati all’uso dei social. Tra i pericoli più “temuti” le fake news (87%), il cyberbullismo (86,2%), il sexting (52,%), l’adescamento (48,4%), l’hate speech (39,9%), i contenuti inappropriati (28,3%) e la web reputation (25,6%).
 
Il 57% dei giovani che ha risposto al sondaggio raccoglie proprio in rete le informazioni sull’uso consapevole dei social: il 41,6% lo fa tramite altri coetanei, il 37,4% a scuola con progetti specifici, il 36% in famiglia, il 24,2% a scuola nelle ore di lezione curricolari.
 

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