Dopo molti rinvii, causa Covid e non solo, il CAI di Borgo San Dalmazzo ha inaugurato domenica 24 ottobre il memoriale a cui stava lavorando dalla primavera 2019, dedicato ai soci “andati avanti”. La giornata è iniziata con la Santa Messa delle ore 9, celebrata nella Parrocchiale di San Dalmazzo. Successivamente, chi a piedi, chi in auto, si è raggiunto Tetto Pilone di Sant’Antonio di Aradolo, e compattato il gruppo si è raggiunta la cima di monte Croce. Il Reggente Carlo Barale, prendendo la parola, ha illustrato le motivazioni e le varie vicissitudini che hanno portato alla realizzazione e alla posa del manufatto, ricordando alcuni dei soci che se ne sono andati in tempi più o meno recenti. Tolta la copertura temporanea, un brindisi simbolico e "liberatorio" ha consacrato il lavoro svolto dai volontari e dedicato a chi non c’è più.
Ritornati a Tetto Pilone, un piacevole aperitivo, offerto a tutti gli intervenuti, ha anticipato il pranzo al sacco consumato sul prato della borgata. Un gradito intrattenimento musicale, proposto da un gruppo di suonatori di musica tradizionale, ha rallegrato e coinvolto i presenti fino al calare del sole.
Scrive la sezione borgarina del CAI sulla sua pagina Facebook: “Ricordiamo che il memoriale è stato allestito in ricordo di tutte le persone che nel loro cammino terreno hanno percorso con noi i sentieri dei monti ed ora ci guardano da lassù. Alla base della struttura vi è un quaderno dove chi ha piacere può lasciare un pensiero o un ricordo di chi è andato oltre. Il rispetto e il decoro di questo luogo è dovere di tutti noi, lo dobbiamo a chi guarda da lassù”.