Riceviamo e pubblichiamo la missiva di un lettore.
Egregio direttore,
un consiglio comunale aperto ai cittadini e alle loro osservazioni è sempre un fatto positivo ed è un bene che l’amministrazione comunale di Cuneo si sia mossa per ascoltare e rendere protagoniste le giovani generazioni. Tuttavia, c'è stata una assenza nel consiglio aperto che non può non essere notata, quella di giovani esponenti delle associazioni giovanili del mondo imprenditoriale e dei rappresentanti dei lavoratori, una occasione mancata dal momento che il lavoro non può che essere al centro delle attenzioni per il futuro delle nuove generazioni.
La Consulta giovanile di Cuneo, costituita da poco, sarà una opportunità per Cuneo se lavorerà in modo appropriato ma per fare questo non potrà prescindere anche dall’ascoltare il mondo imprenditoriale e sindacale giovanile, due realtà che devono andare d'accordo se si vuole ridurre la disoccupazione dei giovani, ancora troppo elevata nel nostro paese. È un ambiente complesso quello dello sviluppo lavorativo, ma bisogna affrontarlo a testa alta, sin dalle scuole superiori, imparando a navigare in un mare fatto di competizione con paesi lontani ma agguerriti, con i quali non ci si può permettere il lusso di restare indietro. Il tema del lavoro giovanile è auspicabile che sia al centro delle attenzioni della Consulta giovanile e della classe dirigente del territorio perché solo quando si ha una occupazione dignitosa, non eccessivamente precaria e salubre si possono fare anche altri progetti nella vita.
Lorenzo Pallavicini