Chiedere a un fiorista qual è il suo fiore preferito non è facile, ognuno ha una sua proprietà specifica e un significato diverso. Nel fenomeno editoriale “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh, la protagonista Victoria ha un posto segreto, un rifugio tutto suo, dove ha piantato quei fiori che per lei rappresentano uno strumento di comunicazione, la sua voce. Ne parliamo con un’esperta, Monica Giraudo, che con il marito Alessandro e i figli Samuele e Sara, oltre alle sue collaboratrici, gestisce l’Azienda Agricola Lovera di Beguda.
“I fiori hanno significati diversi. La rosa rossa rappresenta la passione, la bianca purezza e solitudine, la gerbera l’amicizia, la margherita l’innocenza. La Petunia simboleggia l'amore nascosto, ma anche la collera. Credo che non tutti sappiano che con i fiori si può comunicare e lanciare quei messaggi che a volte le parole non non riescono a dire. Quante volte si regalano fiori per matrimoni, compleanni, battesimi, festa della mamma o per l'inaugurazione di una nuova casa? Si cerca sempre di lanciare un messaggio o un augurio attraverso i fiori”.
I vostri clienti conoscono il significato dei fiori, il messaggio che celano?
“Molto spesso siamo noi a consigliare il fiore adatto in base alla situazione. Il fiore per la persona che va a trovare qualcuno in ospedale, per il bambino che vuole donarli alla sua mamma, i fiori per il compleanni, i fiori per la festa della donna. In quel caso ci sono anche i regali multipli”.
In che senso?
“A volte arrivano uomini che si fanno confezionare anche tre bouquet di fiori insieme per la festa della Donna, oppure per San Valentino. Rosa blu per la moglie, rosa rossa per un'amica, rosa rossa per l'amante e chiaramente ci dicono che sono per la mamma e per la sorella ma noi li confezioniamo tutti con i cuoricini per non sbagliare”.
A proposito di comunicazione fatta di simboli e di messaggi nascosti, la pandemia non ha aiutato. Dopo due anni abbiamo tutti bisogno di tornare a comunicare e a frequentarsi.
“I fiori sono anche questo. Sono belli e profumati, trasmettono positività, colore, allegria e sono anche ricchi di proprietà benefiche. Sono diverse le specie da poter coltivare in balcone o in giardino, in grado di stimolare i sensi grazie all’aromaterapia. Anche per questo motivo per la festa della Mamma che cadrà tra qualche giorno (l’8 maggio n.d.r.) suggeriamo di regalare insieme a un bel bouquet di fiori o una pianta, anche delle erbe aromatiche o degli ortaggi da balcone. E poi sicuramente la priorità sarà uscire e tornare a frequentarsi, o magari portare i fiori agli amici, o ancora a qualcuno a cui siamo affezionati che sta passando un momento difficile in ospedale. Anche per questo invito tutti il prossimo 15 maggio da noi al vivaio per la quarta Giornata della Petunia per una domenica di festa, allegria, amicizia”.
Ci spieghi il programma della Festa della Petunia.
“Il ritrovo è alle 9.30 qui al vivaio (Tetto Turutun Sottano, 20 a Borgo San Dalmazzo), dove allestiremo un'area attrezzata per il pranzo, per i giochi dei bambini e per la musica delle fisarmoniche. Da qui partiranno le navette per il Santuario del Monserrato dal quale partirà la passeggiata che porterà a pranzo tutti gli ospiti a mangiare la polenta accompagnati dalla guida naturalistica Elena Nittardi, insieme alla storica dell’arte Ilaria Peano, per poi rientrare al vivaio. Una giornata di colori, profumi, fiori, mercatini con prodotti artigianali, musica e animazione per i più piccoli e tanto altro ancora. Sulla nostra pagina Facebook si possono trovare tutti i dettagli e le informazioni per le prenotazioni”.
Qual è il fiore che rappresenta Monica e il vivaio Lovera?
“Noi amiamo tutti i fiori, ma forse il lillà ci rappresenta più di altri. È il fiore del piacere, colorato e profumatissimo. Una leggenda racconta che il popolo delle fate viveva tra i fiori di lillà per proteggersi dalle tenebre e dalle tentazioni. Ecco, la nostra azienda agricola, soprattutto a Natale, sembra il regno delle fate, anche grazie alle sculture in legno di Barba Brisiu”.