In “banca” i semi di Aquilegia alpina e azioni per migliorare habitat in cui vegeta la bellissima pianta dai fiori blu violacei.
Si tratta di nuovi interventi a favore della biodiversità che le Aree Protette Alpi Marittime hanno avviato in alta Valle Pesio nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2014-2020 – Misura 4.4.3 “Salvaguardia ripristino e miglioramento della biodiversità”, finanziato dall'Unione Europea.
L’Aquilegia alpina è protetta dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” (allegati B e D): sulle Alpi Liguri e Marittime è considerata rara e la sua diffusione è limitata all'arco alpino occidentale.
L'habitat di elezione per la specie è rappresentato da cespuglieti e pascoli sassosi, su rocce prevalentemente calcaree. Ne minacciano l’integrità alcune specie arbustive o invasive, come per esempio il veratro (Veratrum album). Per questo gli addetti delle Aree Protette Alpi Marittime stanno proteggendo l’aquilegia attraverso interventi di decespugliatura delle erbacee più invasive insieme al taglio degli arbusti legnosi.
Per un ulteriore salvaguardia è prevista la raccolta dei semi e test di laboratorio al fine di valutarne la qualità (prove di vitalità sui semi), la quantità (numero di semi per folliceto e per singolo follicolo). Un campione rappresentativo del popolamento sarà conservato nella banca del germoplasma del Centro regionale per la Biodiversità Vegetale che si trova presso la sede del Parco naturale Marguareis a Chiusa di Pesio.
Su alcuni semi verranno effettuati degli studi di laboratorio (prove di germinazione) per individuare i trattamenti più efficaci a favorire il superamento della dormienza. Le piante derivanti dalle sperimentazioni saranno, infine, coltivate in vaso e destinate alla messa a dimora nelle stazioni naturali (traslocazione) dell’Ente. Alcune aquilegie verranno trasferite nelle aiuole delle Stazioni botaniche alpine (SBA) nei pressi del rifugio Garelli (Alta Valle Pesio) e nel Giardino botanico Valderia (Valle Gesso, Terme di Valdieri) dove costituiranno una riserva genetica utile per il futuro.
Oltre a ciò, le piante saranno di supporto ad attività didattiche e divulgative previste dal progetto Alcotra Jardinalp che valorizza e promuove i giardini botanici delle Aree Protette Alpi Marittime.