Il Piano di controllo del piccione di città è stato prorogato anche per il prossimo triennio 2023-2025. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio provinciale del 16 febbraio, tenendo conto del parere positivo espresso dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale) è un entea dicembre per rinnovare il piano scaduto a fine anno.
La competenza sul controllo della fauna selvatica è attribuito alle Province in quanto competenti sulla fauna selvatica. In questa categoria è stato, infatti, inserito da anni anche il piccione di città (Columba livia varietà domestica) che provoca danni alle colture agricole e al patrimonio zootecnico, ma anche a quello storico-artistico dei centri urbani e può diventare problematico per motivi di ordine igienico-sanitario.
Prosegue in tal modo l’attività di contenimento e di controllo numerico della specie, così da limitare per quanto possibile i danni provocati alle attività produttive e le varie problematiche di natura igienico-sanitaria. L’attività sarà svolta da parte del Corpo di Polizia Locale Faunistico-Ambientale della Provincia, compatibilmente con le risorse economico-finanziarie e la dotazione organica di personale disponibili, insieme all’Ufficio Caccia e Pesca provinciale.