In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione il Polo Agrifood, che riunisce numerose aziende impegnate del settore alimentare, rinnova il suo impegno nella promozione di sistemi agroalimentari sostenibili, di modelli nutrizionali e stili di vita sani, dello sviluppo di alimenti e bevande a migliorato profilo nutrizionale, di nuove tecnologie e modelli per contrastare lo spreco alimentare.
“La valorizzazione degli scarti e la riduzione degli sprechi sono fondamentali per costruire un sistema alimentare sostenibile - afferma Dario Vallauri, vicedirettore del MIAC e responsabile del Polo Agrifood -. L’innovazione nel campo dell’agritech e delle biotecnologie, inclusi i trend legati a packaging ecocompatibili ed economia circolare, offrono nuove opportunità per migliorare l’efficienza delle filiere e ridurre l’impatto ambientale”.
La necessità di fornire maggiori informazioni al consumatore tramite etichette dettagliate e garantire la trasparenza sulle filiere e sull’origine dei prodotti è un altro obiettivo chiave perseguito dalle aziende aderenti al Polo Agrifood. In parallelo, è fondamentale educare i consumatori sulle scelte alimentari, promuovendo consapevolezza e responsabilità individuale.
“I consumatori hanno il diritto di sapere da dove proviene il loro cibo e come è stato prodotto - continua il responsabile del Polo Agrifood -. La trasparenza delle filiere alimentari non solo aumenta la fiducia, ma incoraggia anche pratiche più sostenibili e responsabili da parte dei produttori”.
In un contesto in cui le sfide globali richiedono soluzioni condivise, il Polo Agrifood sottolinea l’importanza della collaborazione tra tutti gli attori: governi, imprese agricole e di trasformazione, comunità scientifica e cittadini consumatori. “Il diritto al cibo è un diritto umano fondamentale - conclude Dario Vallauri -. Solo attraverso l’impegno collettivo e l’adozione di pratiche sostenibili possiamo raggiungere la food security, assicurando alle generazioni future un accesso stabile e sicuro al cibo e costruendo un sistema agroalimentare più resiliente e responsabile”.