Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre” è un appuntamento con le lingue madri del mondo che ogni anno riunisce a Ostana, paese occitano di 85 abitanti in Valle Po ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo, per un festival della biodiversità linguistica.
L'impatto globale del Coronavirus ha stravolto la vita di tutti e non poteva non toccare una manifestazione che, fin dal suo esordio nel 2008, ha dato spazio all’incontro e allo scambio tra gli artisti e il loro pubblico, al confronto, al dibattito e alla creazione dal vivo. Data l’impossibilità di realizzare la XII edizione nel modo classico, ma volendo mantenere l'appuntamento celebrativo della diversità linguistica e l'attenzione delle comunità e dei media sul tema delle lingue minoritarie nel mondo, il comitato organizzatore propone il “Premio Ostana 2020 – Edizione Speciale Online” per le giornate di venerdì 5 e sabato 6 giugno 2020.
Nel corso degli anni, Ostana ha ospitato 37 lingue provenienti dai 5 continenti, unite dallo spirito di convivéncia, parola trobadorica che significa “l’arte di vivere insieme in armonia”. Si è consolidata così una vera e propria rete internazionale di autori, appassionati e sostenitori della diversità linguistica, che fanno del Premio Ostana un appuntamento annuale imperdibile per ragionare e discutere sul presente e il futuro delle lingue minoritarie, nella difesa dei diritti linguistici e del loro valore universale.
Secondo l’Unesco ci sono 7mila lingue correntemente parlate nel mondo, e di queste circa il 40% è in pericolo. Le Nazioni Unite hanno proclamato il Decennio Internazionale delle Lingue Indigene 2022-2032. L’obiettivo è chiaro: attirare l’attenzione dei cittadini sulla scomparsa delle lingue indigene e sulla necessità di preservarle, ravvivarle e promuoverle, tanto a livello nazionale quanto internazionale.
È con questo spirito che la rete del Premio - fatta di lingue e passioni, culture e progetti, popoli e sogni - ha deciso di darsi appuntamento sull’altra Rete, quella globale per eccellenza: proprio per continuare a lavorare su temi e criticità che oggi risultano drammaticamente evidenziati dalla pandemia del Covid-19, ma che da sempre sono al centro delle riflessioni di chi si occupa della difesa della ricchezza linguistica nel mondo. L’antropocentrismo, il cambiamento climatico in atto, le minacce alla biodiversità e agli ecosistemi locali, la scomparsa di saperi sociali e lo sradicamento di popolazioni dalla propria terra, i conflitti comunitari e la privazione di libertà di singoli individui o intere minoranze: ecco alcuni nodi critici del nostro vivere contemporaneo che l’attenzione alle lingue madri rivela e mette in discussione, in molti casi salvandoli dall’oblio o da un’invisibilità forzata.
Il “Premio Ostana 2020 – Edizione Speciale Online” ha chiamato quindi a raccolta le voci e gli sguardi dei premiati delle scorse edizioni per realizzare due giorni di diretta online sul sito www.premioostana.it con interviste, conferenze, contributi letterari, musicali, artistici. Quest’anno la condivisione di interessi sarà digitale, connessa e multimediale, la convivéncia si estenderà attraverso la rete sociale mediata da forme tecnologiche ma non per questo sarà meno partecipata. Il distanziamento sociale ha contribuito ad incrementare le pratiche di connessione e scambio online e il desiderio del Premio è di allargare la sua rete, la sua comunità, per coinvolgere ogni persona interessata alla difesa e alla promozione della diversità linguistica, in Italia come nel resto del mondo.
Dichiara Ines Cavalcanti, a capo della Direzione Artistica: “Avremo modo di interagire e confrontarci, saremo “distanti ma uniti”, in attesa di poterci incontrare il prossimo anno tutti insieme ad Ostana, sotto il Monviso. Dietro ogni lingua madre c’è una visione del mondo profondamente connessa al territorio, alla realtà sociale e all’ambiente: mai come ora ne abbiamo assolutamente bisogno. Vi invitiamo a seguire e partecipare al Premio Ostana nella sua edizione speciale in veste digitale: la piattaforma dedicata sarà pronta ad accogliere gli autori e il loro mondo e i canali di social networking ci permetteranno di portare letteratura, musica e cinema, performance artistiche, nelle case e nelle tasche di chi vorrà seguirci in un viaggio nel mondo con il cuore ad Ostana.”
Commenta Silvia Rovere, Sindaca di Ostana: “La forza e la determinazione dello spirito che governa il Premio Ostana, quest'anno più che mai, avrà modo di venire alla luce. La decisione di portare avanti il progetto in un momento complesso come quello che stiamo vivendo, utilizzando tutti i nuovi strumenti di comunicazione, sta a sottolineare l'importanza della tutela delle lingue minoritarie, che in molti luoghi garantiscono il mantenimento di in uno spirito di comunità e fratellanza. La piccola comunità di Ostana ancora una volta prova a mettersi in gioco e cercherà, come nelle passate edizioni, di diventare l'agorà in cui la biodiversità delle lingue si incontra e confronta.”
Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre – escrituras en lenga maire – Edizione speciale online 2020” è ideato da Chambra d’oc, in collaborazione con Nethics, e promosso e sostenuto da: Comune di Ostana, Regione Piemonte, Cirdoc di Béziers, Pen club Occitan, Ràdio Lenga d'Òc, Fondazione CRC, Fondazione CRT, ATL Cuneo.
Nelle precedenti edizioni il Premio ha dato voce a 37 lingue da tutti e 5 i continenti.
Dall’Europa: Occitano (Francia - Italia), Friulano (Italia), Cimbro (Italia), Ladino (Sud Tirolo), Sardo (Italia), Romani (Romania), Sloveno (Slovenia - Italia), Galiziano (Spagna), Basco (Spagna), Catalano (Spagna) e la variante di Alghero (Italia), Maltese (Malta), Frisone (Olanda), Griko (Italia), Bretone (Francia), Romancio (Svizzera), Nynorsk (Norvegia), Sami (Lapponia – Norvegia, Svezia), Gallese (Regno Unito), Irlandese (Irlanda), Albanese (Kosovo – ex Jugoslavia), Ciuvascio ed Even (Russia), Walser (Svizzera - Germania - Italia); dall’Africa: Yoruba (Nigeria), Amazigh-Kabilo (Algeria - Marocco); dall’Asia: Armeno (Armenia), Tibetano (Cina), Curdo (Turchia), Ebraico (Israele) dalle Americhe: Huave (Messico), Mazateco (Messico), Tutunaku (Messico), Cheyenne (Usa), Shuar (Ecuador), Innu (Canada), Guaraní (Paraguay) e infine dall’Oceania: lingua Maori (Nuova Zelanda).