Il gipeto Ali, il primo nato nel nostro territorio a seguito della reintroduzione della specie, prende finalmente il volo. La nidificazione è stata osservata all'inizio di quest'anno, ma la storia della sua specie nel nostro territorio inizia molto tempo prima. All'inizio del XX secolo, i gipeti, tra gli uccelli più grandi d'Europa, vennero perseguitati fino alla loro estinzione sulle Alpi a causa delle false leggende che li circondavano. Gli ultimi avvistamenti nelle aree del Parco risalgono agli anni Trenta. A partire dagli anni Novanta, grazie a un progetto internazionale promosso dalla Vulture Foundation Conservation che ha interessato molti Stati europei e ha visto la collaborazione tra il Parco Naturale Alpi Marittime e il Parc national Mercantour, il gipeto è tornato a volare sulle nostre montagne. Tra il 1993 e il 2015, infatti, sono stati reintrodotti 45 esemplari, 21 in Francia e 24 in Italia, tra cui Roman, uno dei protagonisti di questa storia.
Dopo diversi tentativi di riproduzione non andati a buon fine, Roman e la sua compagna, all'inizio del 2023, hanno trovato un sito di nidificazione ideale e qui hanno deposto il loro uovo. Il nido si trova in Valle Maira, in prossimità (sfortuna o conseguenza di precisi calcoli errati da parte della coppia?) del poligono di tiro del Colle del Maurin, utilizzato dai reparti della Brigata Alpina Taurinense per attività di addestramento che si svolgono solitamente in primavera. L'uovo si è schiuso a marzo. Nonostante le difficoltà legate alle esercitazioni e grazie allo spirito di comprensione e collaborazione che la delegazione delle Forze Armate ha sempre mostrato per arrecare il minor disturbo possibile alla famiglia, Roman e la sua compagna si sono dimostrati dei buoni genitori e il pullo è cresciuto forte e sano.
Arriva quindi il momento di dargli un nome e nessuno, in Valle Maira, ha dei dubbi: si chiamerà Ali il primo gipeto nato dopo oltre un secolo dall'ultima riproduzione nella Granda. Ali come Alice Olivero, mancata prematuramente a causa di un male incurabile e che tutti ricordano con affetto; Ali come Alice che, attraverso le ali del suo omonimo, potrà tornare a volare nel cielo delle montagne dell'alta Valle Maira. E quel momento è finalmente arrivato. A quattro mesi di vita, il non più piccolo Ali si è involato e questo primo volo rappresenta il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del percorso di reintroduzione iniziato negli anni Novanta.
Nel corso di questi mesi, Ali è stato costantemente monitorato dal personale dell'Ente Parco in collaborazione con i Carabinieri Forestali e con un nutrito gruppo di volontari che hanno svolto, in modo puntuale ed efficiente, questa preziosa attività di monitoraggio di una specie di elevato valore conservazionistico e tutelata a livello europeo, dando un grande supporto. A tutte queste persone va l'enorme ringraziamento da parte di tutto l'Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime.