La Chirurgia toracica dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo ha impiantato, per la prima volta, un’innovativa protesi su misura, creata partendo dalle immagini della Tac, su un paziente colpito da un tumore osseo allo sterno. È tra i primi casi in Italia in cui è stata utilizzata questa novità assoluta.
“Alcuni tumori dell’osso, come i sarcomi – spiega Giulio Melloni, direttore della Chirurgia toracica dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle (unico reparto a servizio di tutta la provincia di Cuneo) – possono interessare anche lo sterno, cioè l’osso che protegge alcuni organi e il cuore. In certi casi è necessaria l’asportazione chirurgica, ma il problema è la ricostruzione della parete toracica. Fino a qualche anno fa veniva fatta ricorrendo a barre metalliche o a protesi generiche. Ora c’è la possibilità di utilizzare delle protesi disegnate a immagine e somiglianza del paziente, costruite partendo dai dati della Tac. In questo modo è possibile ricostruire un modello virtuale del paziente, individuare dove sezionare le costole da sezionare per asportare il tumore e poi costruire in laboratorio una protesi modellata sullo sterno che consente di ripristinare un’anatomia perfetta”.
“L’integrazione tra tecnologia e chirurgia è la base per ottenere i migliori risultati – sottolinea Alessandro Locatelli, direttore del Dipartimento di Emergenza e Aree critiche -. In un momento particolare, come quello post pandemico, è fondamentale per consentire ai pazienti di accedere alle ultime innovazioni”. “Questa nuova protesi permette una meccanica respiratoria perfetta – conclude Melloni – e anche il risultato estetico di ricostruzione è molto buono”.