Il mese di marzo 2021 è stato caratterizzato da due regimi meteorologici piuttosto differenti, ma con in comune la scarsa capacità di portare pioggia sulla nostra regione. È quanto emerge dall’analisi pubblicata da
Arpa Piemonte relativamente al mese appena terminato. Dopo una prima settimana in cui si è registrato l’unico giorno con precipitazioni, poco significative se non nell’alto Piemonte (il 6 marzo), nei quindici giorni successivi si è stabilizzata sulla nostra regione aria fredda e secca proveniente dalla Russia, con un basso contenuto di umidità che ha provocato temperature ben al sotto della norma del periodo (anche 2 o 3°C inferiori alla media), ma allo stesso tempo scarse precipitazioni. Finita questa fase, il mese si è chiuso con una nuova espansione dell’anticiclone africano il quale se da un lato ha indotto le temperature a risalire gradualmente di 3 o 4°C oltre la norma del periodo, dall’altro ha inibito l’ingresso sul Piemonte delle perturbazioni atlantiche umide che di solito contribuiscono a rendere piovoso il mese di marzo alle nostre latitudini.
Pioggia
Queste situazioni peculiari della circolazione atmosferica a grande scala hanno prodotto un mese da record negativo per quanto riguarda le precipitazioni registrate in Piemonte. Infatti, marzo 2021 è risultato, con appena 8,3 mm di pioggia sull'intero bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino, il 4° mese di marzo più secco dal 1950, dopo quelli del 1961, 1953 e 1997. Per avere un criterio di riferimento, il mese di marzo contribuisce mediamente con almeno 80 mm di precipitazione al totale annuale (circa l’8%). Anche dall’analisi condotta a livello di bacini idrografici marzo 2021 è risultato tra i meno piovosi dell’intera serie dal 1950 per i bacini meridionali del Piemonte, in particolare per Tanaro, Bormida, Scrivia.
Prendendo in considerazione le piogge del 2021, è dall’8 febbraio che non si registra una giornata con almeno 5 mm di precipitazione media sul Piemonte, per un totale di 52 giorni consecutivi. Come detto solo il 6 marzo la rete meteorologica ha registrato quantitativi di pioggia, al più moderati, in alcune località tra vercellese, novarese e verbano. La pioggia cumulata media sul Piemonte dall’inizio dell’anno risulta tuttavia in linea con la norma del trentennio 1991-2020, grazie alle precipitazioni abbondanti osservate a febbraio e, soprattutto, a gennaio. Se si considerano gli anni più recenti, marzo 2021 in termini di scarsità di pioggia è paragonabile a quello del 2003, quando tuttavia la regione veniva da un inverno decisamente molto secco e, alla fine mese, si ritrovò con un deficit complessivo di circa l’80% di pioggia in meno da inizio anno. Questa duplice situazione, di pioggia molto scarsa nell‘ultimo mese ma di condizioni generalmente nella norma sul medio-breve periodo, si riflette anche sugli indici di siccità: l’indice SPI ad 1 mese mostra tutti i bacini della regione in condizioni di siccità severa o estrema, tuttavia, lo stesso indice sui 3 mesi (ovvero fine inverno ed inizio primavera) descrive una regione sostanzialmente in condizioni di normalità con una tendenza alla siccità lieve sui bacini del cuneese e sulla Dora Baltea.
Analizzando più in dettaglio le temperature medie, il mese di marzo ha fatto registrare una anomalia lievemente inferiore alla norma 1991-2020, risultando il secondo marzo consecutivo con una media del mese inferiore, seppur di pochi decimi di grado, alla norma climatica recente: curiosamente la medesima situazione si era osservata nel marzo dello scorso anno. In particolare, le temperature massime sono risultate essere prevalentemente al di sotto della norma sulle Alpi; viceversa le minime sono state più fredde del solito sulle zone di pianura. Sostanzialmente il contributo negativo alle temperature causato dell’aria fredda continentale presente sul Piemonte nei giorni centrali di marzo è stato bilanciato dal contributo positivo dell’alta pressione che si è instaurata nell’ultima settimana del mese.
Neve
Analizzando l’innevamento sui settori alpini piemontesi si denota un manto nevoso fortemente deficitario, con valori al di sotto delle medie del periodo; l’altezza della neve al suolo risulta in linea con i valori stagionali solamente sulle alpi Lepontine come mostrato nella figura. Per quanto riguarda la risorsa idrica immagazzinata nel manto nevoso (SWE) sull’intero bacino del Po chiuso alla confluenza con Ticino, è stato stimato un volume di circa 1300 milioni di mc, risultando inferiore alla media (2009-2018) di circa il 20%.
Portate
Anche la situazione dei deflussi del reticolo idrografico del Piemonte denota un deficit diffuso mediamente tra il -60% e il -30%; fanno eccezione solo il Toce e la Dora Baltea che registrano portate nella media. Nella sezione di Isola Sant’Antonio, chiusura della parte piemontese del bacino del Po, la portata media di marzo 2021 è stata di circa il 37% in meno della media storica di riferimento per lo stesso mese (periodo 1996-2019) pari a 420 mc/sec.