Si conclude domenica 30 settembre, a palazzo Samone di Cuneo, via Amedeo Rossi 4, la mostra “In trincea sbocciavano i fiori - Bossoli incisi dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale” organizzata dalla Pro Natura Cuneo per ricordare i cento anni dalla fine della Grande Guerra. La mostra è stata finora visitata da molte persone e scolaresche e sarà trasmessa su RAI 3 nazionale, nel programma "Buongiorno Piemonte", giovedì 27 settembre alle ore 7.30.
Durante la Prima Guerra Mondiale i soldati, nelle lunghe pause tra un combattimento e l’altro, nelle trincee o nelle retrovie, ingannavano il tempo incidendo i bossoli dei cannoni, degli obici, delle mitragliatrici, ma anche dei fucili e delle pistole. I bossoli, in ottone o in rame, contengono la polvere da sparo che deve dare la spinta al proiettile dopo la percussione. In teoria durante la Grande Guerra i bossoli dovevano essere recuperati per poterli riutilizzare. In realtà restavano sui campi di battaglia o venivano accatastati nei magazzini. Qualcuno pensò di usarli per farne opere d’arte, lavorandoli con tecniche a sbalzo o a punzone con attrezzi di fortuna.
Che cosa era raffigurato? Soprattutto fiori e animali, ma anche disegni astratti e figure umane. Ciascuno trovava l’ispirazione dalla propria terra di origine o dall’ambiente circostante. La natura era un mondo familiare, domestico. Ogni giorno, fin da piccoli, si viveva a contatto con fiori, piante e animali, che quindi si conoscevano e si rispettavano.
Con questa mostra si vuole ricordare il sacrificio di tanti giovani in una guerra assurda, ma anche la loro grande sensibilità e il forte legame con il mondo della natura.
La mostra è stata realizzata dalla Pro Natura Cuneo con il patrocinio del Comune di Cuneo e la collaborazione del Memoriale Divisione Alpina Cuneense per ricordare i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale.
I bossoli esposti appartengono alla collezione di Davide Angelini, considerata la seconda in Italia per numero di pezzi raccolti.