CHIUSA DI PESIO - In valle Pesio arrivano i "Tree Talkers"

Un nuovo progetto di ricerca nel Parco del Marguareis vede come protagonisti dei sensori che permettono di "comunicare" con gli alberi

05/06/2024 15:42

"E... Dalla parte di chi stai?"
"Parte? Dalla parte di nessuno, perchè nessuno è dalla mia parte. A nessuno importa più degli alberi, ormai".
 
Gli appassionati del Signore degli Anelli avranno sicuramente riconosciuto il dialogo tra Pipino - uno dei protagonisti dell'amatissima saga di Tolkien - e Barbalbero, il "pastore di alberi". Ma Barbalbero ha ragione? A nessuno importa più degli alberi? Non esattamente - e per fortuna!
 
Un esempio lampante arriva dal DISAFA, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino. Nei giorni scorsi i ricercatori dell'Unità Foreste e Legno hanno installato, in Valle Pesio, sei TreeTalkers (TTs) su sei rispettivi alberi di faggio. Ma di cosa si tratta? I TreeTalkers sono dispositivi innovativi che, grazie alla loro avanzata tecnologia basata su "Internet of Things", permettono il monitoraggio continuo e a lungo termine dei parametri delle piante e dell'ambiente che le circonda. In pratica, attraverso questi meccanismi, gli alberi possono parlare!
 
I TTs raccolgono a intervalli orari importanti dati relativi a diversi parametri fisici e biologici della pianta. Quali? La tecnologia dei TTs prevede la misurazione dell'accrescimento radiale del fusto, le sonde termometriche che misurano il flusso linfatico e la temperatura e umidità del tronco, lo spettrometro a 28 bande che misura la qualità della luce trasmessa dalla chioma della pianta e, da questa, permette di ricavare informazioni importanti sulla fenologia e sullo stato di salute della pianta. Ma non solo! E' presente un termoidrometro che misura la temperatura e umidità relativa dell'aria e un accelerometro, utile per misurare le variazioni della posizione del tronco, ossia la stabilità dell'albero, oggetto a oscillazioni a causa del vento. Inoltre, ulteriori sensori associati ai TTS permettono di valutare la quantità di CO² stoccato e l'umidità del suolo.
 
Ma un TreeTalker, cosa se ne fa di tutte queste informazioni? Semplice, ogni ora le trasmette via radio a un router di dati posizionato, in linea d'aria, relativamente vicino ai TTs; questo, a sua volta, li trasmette a un web server e chiunque abbia accesso a questo server può vedere come queste piante parlano, proprio come fanno i ricercatori dell'Università di Torino. In questo modo, i dati sono disponibili in tempo reale e i ricercatori possono elaborarli e monitorare lo stato di salute della pianta e, di conseguenza, dell'ambiente che la circonda.
 
Il progetto prevede tre aree di studio in Valle Pesio: una faggeta, una abetina e un acero-tiglio-frassineto. Inoltre, all'interno della faggeta, verranno installate delle trappole da seme, utili per monitorare la produzione di semi e gli anni di pasciona (ossia gli anni con grande produzione di seme), per capire quali sono i fattori climatici che influiscono su queste annate e per determinare la germinabilità dei semi e, quindi, la potenzialità di rinnovazione del bosco.
Nelle prossime settimane verranno posizionati gli ultimi TTs e il lavoro di ricerca partirà a tutti gli effetti.
 
Quindi, escursionisti, ciclisti, accompagnatori di entusiasti cagnolini nei boschi (mi raccomando, il guinzaglio!). Se vedete un oggetto simile a quello in foto, non preoccupatevi. Non si tratta di una fototrappola, ma dei TreeTalkers che lavorano incessantemente e comunicano costantemente con i "loro" ricercatori per trasmettere loro i segreti della foresta.
 
 

c.s.

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