Il Cluster Legno Cuneo ha organizzato un incontro fra le imprese boschive-forestali e le industrie di trasformazione, il primo rendez-vous di una serie messa in cantiere, pensato per avviare una fruttifera collaborazione fra tutte le parti. Operativo da alcuni mesi, il Cluster è il frutto del progetto nato, grazie al contributo del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Piemonte, su iniziativa di cinque aziende partner (Allasia Plant, per la filiera della produzione, Legnami Priola per la prima trasformazione, Fas Srl, per la seconda trasformazione, la rete di imprese I Professionisti dell’Arredo, per la commercializzazione, insieme al capofila Csi-Centro servizi per l’industria). Il progetto è stato supportato da Confagricoltura Cuneo, Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) Cuneo, Confindustria Cuneo e Confcommercio imprese per l’Italia Cuneo, potendo contare sul sostegno di FederLegnoArredo, Scuole tecniche San Carlo e Scuola forestale di Ormea. I suoi obiettivi strategici sono: promuovere la filiera del legno attraverso l’innovazione, la cooperazione e la partecipazione a eventi di settore, come ad esempio il salone Restructura di Torino lo scorso novembre, valorizzare l’eccellenza del prodotto e dell’intero sistema, favorire la collaborazione fra le aziende, creare sinergie territoriali fra imprese, istituzioni pubbliche, istituti di ricerca e altre organizzazioni, istituire percorsi di formazione ad hoc per favorire l’aggiornamento professionale, creare e promuovere progetti innovativi sull’economia circolare, sul riciclo e sul riutilizzo. L’aumento dei costi delle materie prime, le difficoltà nell’approvvigionamento e il caro energia, fattori di rischio che colpiscono tutti i comparti produttivi, hanno aperto la strada
anche verso un modo differente di considerare il legno.
La filiera del legno della provincia di Cuneo si è riunita per affrontare queste tematiche e avviare un percorso di collaborazione e, in tale àmbito, il Cluster Legno Cuneo diventa uno strumento per unire le forze in modo strutturato, fornendo servizi alle imprese e ai territori. Dal dibattito sono emerse alcune considerazioni molto interessanti, accanto alla ferma volontà di proseguire sulla strada della collaborazione.
L’Italia importa l’80% del legno utilizzato, pertanto sarebbe opportuno intervenire per ridurre la dipendenza della materia prima dall’estero, accrescendo quella “indigena”, forti della predisposizione fondiaria di molte regioni della penisola, compresa la nostra. L’obiettivo dev’essere che siano a disposizione quantità costanti di materiale.
Nell’àmbito di un Piano energetico da rivedere, deve cambiare la considerazione delle materie legnose. Stiamo entrando in un periodo in cui vi saranno problemi dal punto di vista commerciale e mancheranno molti prodotti. Anche per questo è necessario puntare su un’autonomia sempre maggiore anche nel settore del legno. Del resto l’Italia, che ha tuttora un terzo della superficie ricoperta di boschi, è il primo Paese al mondo che importa legna da ardere, una contraddizione evidente. Durante l’articolato confronto si è concordato sul fatto che la strategia forestale sia uno strumento chiave su cui attivare nuovi strumenti di sviluppo e crescita, compresa la rivalutazione e la valorizzazione del ruolo dei boscaioli agli occhi dell’opinione pubblica, perché essi non sono “distruttori” della natura, bensì hanno molto a cuore il bosco e le politiche di rimboschimento. L’input che arriva dalla Regione è che le ipotesi di lavoro messe sul tavolo diventino al più
presto operative. Il ruolo dell’ente regionale è quello di creare canali operativi e di supporto che favoriscano la pianificazione e l’operatività, con strumenti gestionali e di management finalizzati ad avere la necessaria continuità. Il Cluster Legno Cuneo potrebbe operare creando uno strumento che metta in relazione
domanda e offerta, è stato ipotizzato, e intorno a questo si sta ragionando in queste settimane. Hanno preso parte all’incontro, che ha potuto contare sugli interventi in videoconferenza di Fernanda Giorda, presidente del Comitato tecnico consultivo per le foreste della Regione Piemonte, e di Marco Corgnati del Settore foreste della Regione: Marco Bonavia, dottore forestale, componente del Cda di Pefc e del Consiglio nazionale degli agronomi forestali-Referente foreste), Giovanni Grandinetti (presidente dell’Ordine Forestale Liguria), Giovanni Sanguineti (presidente dell’Ordine degli agronomi forestali della Liguria), Enrico Allasia (presidente di Confagricoltura Cuneo e presidente nazionale dei produttori di legno di Confagricoltura), Mauro Danna (Confindustria Cuneo e Cluster Legno), Simona Rossotti (Cluster Legno), Ezio Daniele (presidente di Assoimballaggi e vicepresidente di Federlegno e Arredo), Lorenzo Elia (presidente della Sezione Legno di Confindustria Cuneo e titolare di Fas serramenti), Claudia Priola (Segheria Priola), Niccolò Canepa (azienda forestale Calizzano), azienda forestale Faletti, Vinai sas di Mondovì.