Nel pomeriggio di oggi, venerdì 14 ottobre, è stata inaugurata al Rondò Garibaldì di Cuneo la scultura di Michelangelo Pistoletto "Il Terzo Paradiso dei talenti". L'opera misura 13 metri di lunghezza per 7 di altezza, presenta la celebre forma dei 3 cerchi consecutivi (rielaborazione del segno matematico dell'infinito) realizzata da oltre 120 serigrafie in metallo su cui sono rappresentati i disegni di bambini di alcune scuole cuneesi, e non solo, che hanno contribuito alla scultura partecipativa. Più che un'opera d'arte si tratta di un simbolo, un'icona che ha viaggiato dalla piramide in vetro del Louvre all'Arena di Verona, da Assisi a Courmayer.
"Ogni volta che si fa un terzo paradiso lo si fa per una dimensione del territorio - ha spiegato Pistoletto, considerato uno dei massimi esponenti dell'arte povera -. Cosa mi ha ispirato? Questo bellissimo spazio (il Rondò dei Talenti n.d.r.) dove i giovani e le persone della città svilupperanno un processo di intesa, per ritrovarsi a cambiare e rinnovare la società partendo dai bambini". Il maestro ha poi illustrato "l'evidente" significato dell'opera: "I due cerchi laterali rappresentano uno il mondo artificiale, l'altro il mondo naturale, al centro un grande cerchio che mette insieme questi due elementi sui quali si svilupperà la civiltà del futuro". In altri termini, una manifestazione collettiva che tende a sollecitare l'assunzione di una responsabilità sociale con una riflessione sulla sostenibilità ambientale.
"Quella che abbiamo inaugurato oggi è un'opera d'arte che rimarrà qui per sempre e che unisce il talento dei nostri bambini a quello di un gigante dell'arte internazionale - ha detto il presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola -. Un regalo che il maestro Pistoletto ha fatto alla città e a tutta la comunità cuneese". La scultura è stata voluta dalla stessa Fondazione di origine bancaria per celebrare il suo 30esimo compleanno e realizzata in collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.
Presenti all'evento, tra gli altri, i vicepresidenti della Fondazione CRC Francesco Cappello ed Enrico Collidà e il consiglio al gran completo, ma anche diversi rappresentanti dell'amministrazione comunale di Cuneo (tra cui il vicesindaco Luca Serale e l'assessore all'Urbanistica Alesandro Spedale).