La Sanità cuneese riparte e, con gradualità, cerca di ritornare alla normalità sia per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, sia nell’attività sul territorio. Il 15 giugno a Saluzzo ha riaperto la Medicina al primo piano, da fine luglio anche il reparto al secondo piano dell’ospedale sarà “Covid free”. La Fisioterapia riapre dal 22 giugno, mentre il 1° luglio saranno riattivati 10 posti letto Cavs al terzo piano del nosocomio, in attesa dell’umanizzazione del vecchio reparto. Anche l’attività di day e week surgery ambulatoriale riprenderà il 1 luglio.
A Savigliano entro il 29 giugno la Pediatria ritorna al sesto piano liberando il terzo con 22 posti letto a disposizione del dipartimento chirurgico. La Medicina ritorna a occupare il quinto piano e libera il secondo che potrà essere ristrutturato per la Chirurgia generale. In generale l’attività chirurgica d’elezione riprende in sicurezza e con gradualità.
A Fossano - per chiudere la panoramica sull’area Nord – la Riabilitazione di secondo livello ritorna a regime con 22 posti letto (dagli attuali 14); al termine dei lavori (finanziati dalla Fondazione CRF) di raffrescamento e tinteggiatura del terzo livello, ripartirà anche la Riabilitazione cardiologica. Per l’area Sud, Mondovì conta già su una Medicina covid-free, con 5 posti letto riservati all’area cosiddetta “grigia” (pazienti in attesa di esito tampone). Riparte anche la week surgery con 10 posti letto e gli interventi chirurgici con protocolli comuni con Savigliano. A fine mese la terapia intensiva conterà su 9 posti letto, 6 “ordinari” e 3 per pazienti covid.
A Ceva ripartirà la Riabilitazione dai primi di luglio e a metà luglio saranno conclusi di lavori per la Medicina non Covid (con 25 posti letto). Le visite di parenti sono ancora vietate fino al termine dell’emergenza (31 luglio), salvo deroghe decise per casi particolari e di necessità dal direttore sanitario di Presidio.
Riprendono le attività ambulatoriali
Sul territorio riparte l’attività e riaprono entro il 1° luglio tutti i punti prelievo (ma sarà obbligatoria la prenotazione tramite i medici di famiglia) e gli sportelli amministrativi. Dal 15 giugno è anche partito il recall di chi era prenotato per una visita o una prestazione nel mese di marzo. Si calcola che siano circa 30-35 mila le persone da ricontattare per il periodo pregresso marzo-maggio: lo si fa in collaborazione con i medici di medicina generale che forniscono un elenco
delle persone già prenotate che necessitano ancora della visita o prestazione. C’è anche sul tavolo l‘ipotesi di ricominciare entro il mese di luglio la ripresa dell’attività di prenotazione per alcuni ambulatori.