Ieri sera, giovedì 17 febbraio, cinque persone sono rimaste intrappolate all’interno del Museo Diocesano di Cuneo, ma l’intervento dei Vigili del Fuoco non è stato necessario: stavano solamente giocando alla nuova “escape room”, il progetto realizzato all’interno degli spazi di Contrada Mondovì. Una volta risolti una ventina di enigmi e giochi di logica, il quintetto ha guadagnato l’uscita. Ha effettuato un “crash test” in vista dell’inaugurazione odierna. Da stasera - venerdì 18 - tutti potranno prenotarsi e giocare immersi in un cocktail di cultura e svago. 

 

La fusion tra un museo e un’attività ludica all’interno delle sale espositive é un progetto unico in Italia. Il gioco si sviluppa su due piani del palazzo di Contrada Mondovì, occupando diversi spazi, ben distinti dalle esposizioni museali. Tra quadri, statue e reliquie sono segnalate le attività da svolgere. “L’intenzione è quella di coinvolgere una fascia di pubblico che va dai 16 ai 40 anni, talvolta restia a visitare i musei - spiega Laura Marino, direttrice del Museo Diocesano - Inoltre c’è l’intenzione di  sfatare il mito del museo come un luogo noioso e polveroso, questo gioco aiuta a cambiare la prospettiva del visitatore”. 

 

Le fa eco il Direttore Fondazione Opere Diocesane Cuneesi, Luciano Ghibaudo: “L’idea di entrare in un museo e guardarlo un’altra prospettiva mi è piaciuta molto ed è piaciuta anche al nostro consiglio di amministrazione, che da subito si è dimostrato propenso ad andare avanti. L’iniziativa trova il senso proprio nel contesto in cui si svolge”.

 

L’idea è del vulcanico Marco Forno, dell’agenzia “K di Malinki”.  Per giocare - da 4 a 9 persone - è possibile prenotarsi alla mail escapemuseumcuneo@gmail.com o telefonare al numero 347-0316253. Il costo è di 15 euro a giocatore, sconto di 5 euro oltre i sette partecipanti. Se non accompagnati da un maggiorenne, l’età minima per partecipare è 16 anni.