Riceviamo e pubblichiamo:
Sono davvero contento di confermare che l’economia italiana ha davvero ripreso a camminare, se non a correre, dopo gli ultimi duri anni di crisi e pandemie. Certo, ognuno di noi ha un suo particolare metodo per cogliere questi cambiamenti ed io ho il mio: casareccio ma affidabile.
Ho chiamato 4 artigiani: idraulico, fabbro, elettricista, imbianchino capita quando si vive in un alloggio di diversi anni che necessita di continue manutenzioni, spesso abbastanza costose.
Contatti e appuntamenti, rinnovati 2/3 o più volte, spiegazioni sui lavori e, dopo le prime assenze, altri appuntamenti e assenze mai annunciate. Io non debbo dei soldi a nessuno di loro, li ho sempre pagati (gli artigiani che ho chiamato), così come hanno voluto loro secondo le loro richieste (quasi tutti in “nero”) e tutto quello che mi hanno chiesto, senza discutere!
Spero che continuino a rifiutare, in modo così poco educato e incivile, il nobile lavoro che dovrebbero fare ma se mi avessero detto che, per troppi impegni, non potevano venire, io lo avrei apprezzato di più.
Gli auguro di avere sempre questa fortuna, del troppo lavoro, ma se mai dovessero davvero averne bisogno, di lavoro, io mi terrò il rubinetto che gocciola e la parete della cucina sporca ecc.…non li chiamerò mai più!
E non sarò disposto a dare loro solidarietà, o altro, se non trovano lavoro o reddito per vivere. L’economia è importante e spesso fondamentale ma il rispetto e l’educazione verso gli altri lo è, per me, ancora di più!
Si vergognino, questi signorotti troppo vanitosi, del modo di trattare il lavoro e i loro mai più clienti, che non sono infiniti così come non lo sono i guadagni, che vanno cercati, sudati e poi goduti.
Pino Tinaglia
Borgo San Dalmazzo