CUNEO - La Fiordaliso è la prima cooperativa della zona di Cuneo a ottenere la certificazione della parità di genere

Si tratta di un documento che attesta l’adozione di politiche che mirano a ridurre il divario di genere. Non è solo una questione formale, ma richiede un miglioramento concreto e misurabile

Micol Maccario 18/06/2024 16:52

La Cooperativa sociale Fiordaliso è la prima cooperativa della zona di Cuneo a ottenere la certificazione della parità di genere. Si tratta di un’iniziativa prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza volta a incentivare le imprese ad adottare politiche che riducano il divario di genere.   
 
Anche una cooperativa sociale piccola come la nostra (26 lavoratori e lavoratrici all’attivo) ha ritenuto importante intraprendere il percorso di certificazione aziendale di parità di genere”, ha commentato Giulia Giordano, presidente della coop. La Fiordaliso è una realtà impegnata sul territorio nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere. Fornisce un rifugio alle donne e ai minori che scappano da situazioni di violenza e propone interventi di sensibilizzazione sul gender gap nelle aziende e nelle scuole. “Una realtà così non poteva tirarsi indietro di fronte alla possibilità di mettersi alla prova, non solo verso l’esterno, ma all’interno delle dinamiche aziendali”.        
 
La certificazione avviene su richiesta dell’impresa e al rilascio provvedono gli organismi di certificazione accreditati presso Accredia. “Il percorso è stato motivo di spunti di riflessione, autocritica e miglioramento e ora che il certificato è arrivato siamo felici di condividere questo piccolo grande traguardo”.     
       
Ma ottenerla non è scontato, è necessario svolgere un percorso in cui è previsto il raggiungimento di determinati obiettivi e standard nei settori di cultura e strategia, governance, processi human resources, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere e conciliazione vita-lavoro. La presidente Giordano spiega poi nel dettaglio come è avvenuto il percorso: “Il consiglio di amministrazione ha richiesto la nomina di una persona dedicata al monitoraggio e la creazione di prassi formative e normative a garanzia e per lo sviluppo di una piena adesione ai principi di parità di genere”.   
         
È un iter complesso, che prevede il superamento di determinati step e l’assegnazione di un punteggio. Non è solo una questione formale, dietro quel pezzo di carta c’è l’adozione di buone pratiche che cercano di creare un ambiente più equo e inclusivo. Un ottimo esempio per una cooperativa che da anni è impegnata in prima linea proprio nel contrasto alla violenza contro le donne. 
 

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